L’incontro con maestre e maestri capaci di aprire prospettive nuove e inattese è al centro di questo nuovo saggio in cui Franco Lorenzoni illustra la sua pedagogia innovativa e necessaria. «Perché le differenze non si trasformino in discriminazione è necessario educare controvento, mettere in atto una ribellione nonviolenta. Educare alla libertà è un artigianato difficile, che ha bisogno di ispirarsi a chi ha saputo incarnare una rivolta tenace e quotidiana, in grado di costruire strumenti culturali capaci di accrescere le possibilità di scelta di tutte e tutti. Ma per educare controvento è necessario moltiplicare le domande e seminare inquietudine».
L’essere umano è l’animale che racconta storie. Jonathan Gottschall ha usato questa fortunata metafora in L’istinto di narrare, descrivendo magistralmente quell’ecosistema di finzione narrativa nel quale siamo immersi e che caratterizza in maniera così peculiare la nostra specie. Le storie creano la struttura delle nostre società, fanno vivere a ogni persona migliaia di vite, preparano i bambini alla vita adulta e formano i legami che ci consentono di convivere in pace.
Ma tutto questo ha un lato oscuro che non possiamo più ignorare: le storie potrebbero anche essere la causa della nostra distruzione. Con questo libro Jonathan Gottschall torna sul tema della narrazione con tutto il bagaglio interdisciplinare delle sue conoscenze, attingendo alla psicologia, alla scienza della comunicazione, alle neuroscienze e alla letteratura per raccontarci fino a che punto le storie siano in grado di influenzare il nostro cervello e le nostre vite. E non sempre per il meglio.
La narrazione ha agito nel corso della storia come collante delle società, certo, ma è anche la forza principale che disgrega le comunità: è il metodo più efficace che abbiamo per manipolare il prossimo eludendo il pensiero razionale.
Nel corso della sua vita Maurice Sendak pubblicò con regolarità saggi e recensioni dedicate a una varietà sorprendente di scrittori e illustratori ai quali andava la sua ammirazione. Forse molti di questi nomi non dicono molto, ancora, al pubblico italiano dei non specialisti, ma indicano ineludibili punti di riferimento nella storia della letteratura per l’infanzia e dell’albo illustrato in particolare e i loro libri sono autentici e preziosi tesori da riscoprire: da Randolph Caldecott, George MacDonald e Beatrix Potter a Margot Zemach, Harriet Pincus e Edward Ardizzone, da Lothar Meggendorfer a Maxfield Parrish, passando per i più familiari Mamma Oca e Hans Christian Andersen. In un saggio della raccolta, “La forma della musica”, Sendak esplora i modi sottili nei quali la musica ha influenzato le sue illustrazioni e l’opera di alcuni artisti «che raggiungono quell’autentica vitalità in cui consiste l’essenza del libro illustrato», diventando in qualche modo chiave di lettura rispetto al lavoro di tanti altri autori – del passato come del presente – e della natura dell’albo illustrato stesso come forma testuale. La seconda parte di “Caldecott & Co.” raccoglie diversi saggi a carattere autobiografico e interviste, al pari dei memorabili discorsi di accettazione della Caldecott Medal del 1964, dell’Hans Christian Andersen Award del 1970 e del Laura Ingalls Wilder Award del 1983.
Caldecott & Co: note su libri e immagini
Maurice Sendak, prefazione di Sergio Ruzzier
Junior 2021
26.00€