Guida al museo artistico Štěpán Zavřel C’è un pesciolino d’oro dipinto nel quadro di un museo, molto amato dai bambini che spesso lo vanno a trovare, e che si trova ad essere protagonista di un viaggio avventuroso - in cui coraggiosamente salva molti altri pesci dalle insidie del mare - che lo porta a nuotare dalla fontana del museo fino al mare aperto. Divenuto per questo una sorta di “eroe” per tutta la comunità marina gli viene proposto di diventare “re dei pesci del mare”. Ma il pesce magico spiega che lui appartiene a un quadro e soprattutto pensa ai bambini “i suoi migliori amici”, che tanto amano ammirarlo nel museo: prima di accettare deve tornare indietro per vedere se i bambini hanno bisogno di lui. Accertato che i bambini si fanno tristi davanti al quadro vuoto, il pesciolino decide di restare al ‘suo’ posto, tornando magicamente nel quadro per continuare a dare gioia agli occhi sognanti e felici dei suoi piccoli spettatori. Quello che colpisce in questo racconto è il forte legame che si crea tra il pesciolino dipinto nel quadro e i bambini, è la storia di una grande amicizia tra l’arte e i bambini.
Stiamo parlando del primo dei libri di Zavřel per l’infanzia Il Pesce Magico. La prima versione Der Zauberfisch è pubblicata dall’editore di Monaco Annette Betz Verlag nel 1966; nel Museo si possono ammirare le bozze originali e lo storyboard del libro, con cui il visitatore può dilettarsi a confrontare la diversa soluzione di volta in volta cercata. Nella collezione si possono ammirare originali e schizzi anche di molti altri albi per l’infanzia, a sottolineare l’importanza del processo creativo di un libro illustrato, fatto di studi e continue prove su soggetti e ambientazioni sceniche della storia narrata; interessanti le diverse soluzioni grafiche escogitate dall’artista, che decide di utilizzare di volta in volta tecniche differenti per avvicinare i lettori a contenuti attuali.
Con Štěpán Zavřel e il suo Pesce magico si è aperta simbolicamente una nuova pagina nel modo di concepire l’illustrazione per l’infanzia, non solo in Italia, anche a livello internazionale, poiché con quest’opera inizia a farsi spazio l’idea di una illustrazione come categoria di decisa valenza artistica. Zavřel insiste con forza sulla necessità di un “estetica del libro illustrato”, si fa promotore di una nuova poetica, quella del libro “illustrato ad arte”, dove non c’è più la concezione de l’arte per l’arte, caratterizzata da un messaggio estetico fine a se stesso, ma si propone un’estetica vissuta in funzione del messaggio da trasmettere al bambino.
Dopo un esaustivo percorso biografico e artistico nella guida, curata da Marina Tonzig, sono presentate le sezioni del Museo che testimoniano le varie esperienze artistiche di Štěpán Zavřel, mentre capitoli specifici sono rivolti alla fondazione della casa editrice Bohem Press, alla Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia a Sàrmede e allo stretto rapporto, instaurato fin dai primi anni del soggiorno in Italia di Zavřel, con la famiglia di Corrado Pirzio-Biroli, discendenti di Pietro di Brazzà Savorgnan; fatto che acclara la ragione per cui una parte del Museo Storico, a connotazione privata, sia riservata all’artista boemo.
Segnaliamo inoltre l’uscita dalle stampe, in contemporanea (2011) della guida al Museo storico, in cui si ricorda la vita e l’opera dell’esploratore Pietro di Brazzà (1852-1905), fondatore di Brazzaville in Congo e dei suoi familiari, in cui sono esposti: una importante collezione di arte africana dello sceicco Detalmo Pirzio-Biroli, diretto discendente di Pietro, alcuni cimeli provenienti dalla residenza londinese di Morton Stanley, esploratore contemporaneo e grande rivale del Savorgnan e una collezione di medaglie dell’epoca coperta dal museo storico.
Claudio Anasarchi
L’arte racconta : guida al museo artistico Štěpán Zavřel
Leonardo, 2011
63 p. ; ill., foto, 24 cm
Informazioni:
Spazio Brazzà
Museo storico Pietro Savorgnan di Brazzà
Museo artistico Štěpán Zavřel
Via del Castello, 15
33030 – Moruzzo (UD)
Tel. 3453911907
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