Maurizio Balistreri
Firenze, Le Lettere, 2010, 224 p.
(Etica pratica e bioetica, 2)
ISBN : 978-88-6087-379-8 - Euro 19,50
Quarta di copertina
Raccontare storie è una delle forme di comunicazione più importanti e comuni tra le persone. Non soltanto amiamo ascoltare quanto gli altri ci possono narrare, ma vogliamo anche condividere con loro le nostre esperienze. Se è vero che le narrazioni giocano un ruolo così centrale nelle nostre vite, dobbiamo presumere che una riflessione sulla morale dovrà essere capace di renderne conto. La questione sulla quale il volume si sofferma riguarda la possibilità di valutare alcune concezioni della morale a partire dal valore che esse riconoscono alle arti narrative per la formazione ed il perfezionamento soggettivo. Si procede non tanto cronologicamente quanto piuttosto sistematicamente, rivolgendo attenzione a tre diverse spiegazioni della morale: quella kantiana (primo capitolo), quella aristotelica (secondo capitolo) e, infine, quella humeana (terzo capitolo).
L'autore
Maurizio Balistreri (Roma, 1970) ha svolto ricerche presso l’Università di Tubingen, insegna Bioetica applicata alle biotecnologie vegetali presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino ed è docente nel master in Etica pratica e bioetica dell’Università di Roma «La Sapienza». Ha collaborato al Dizionario di Bioetica di Eugenio Lecaldano (2002) ed è autore di Etica e clonazione (2004), Organismi geneticamente modificati (2006) e con Arianna Ferrari di La ricerca sugli embrioni in Europa e nel mondo (2004). Con Simone Pollo ha curato Bioetica e mass media (2005).
Indice
INTRODUZIONE
L'importanza delle narrazioni per le nostre vite
II valore morale delle arti narrative
Arti narrative a confronto e concezioni della morale
CAPITOLO 1
IL VALORE DELLE ARTI NARRATIVE E DELLA NATURA PER LE ETICHE KANTIANE
1.1. Il soggetto morale kantiano
1.2. Moralità, sentimenti e arti narrative
1.3. Arti narrative ed esemplarità
1.4. Arti narrative e il modello di soggetto morale
1.5. Arti narrative e interpretazione costruttivistica e metanormativa dell'etica kantiana
1.6. L'amicizia, la fiducia e il bisogno di raccontare storie
1.7. Arti narrative e valore estetico
1.8. L'importanza della natura per il perfezionamento morale soggettivo
1.9. Concezioni kantiane della natura e soggetto morale nel dibattito contemporaneo di etica ambientale
CAPITOLO 2
IL VALORE DELLE ARTI NARRATIVE E DELLA NATURA PER LE ETICHE ARISTOTELICHE
2.1. Caratteri generali delle etiche aristoteliche
2.2. Martha Nussbaum e l'importanza dell'immaginazione
2.3. Aristotele e il valore della tragedia secondo Martha Nussbaum
2.4. Contraddizioni e limiti della concezione della Nussbaum
2.5. Philippa Foot, la natura umana e la libertà di scegliere che persona essere
2.6. Nòel Carroll, le arti narrative e il valore morale della conoscenza
2.7. Rosalinde Hursthouse e l'importanza della scienza per la riflessione morale e per il perfezionamento soggettivo
2.8. Nancy Sherman e la capacità delle arti narrative di far brillare situazioni moralmente importanti
2.9. Il valore morale della natura
CAPITOLO 3
IL VALORE DELLE ARTI NARRATIVE E DELLA NATURA PER LE ETICHE HUMEANE
3.1. Il valore delle arti narrative secondo le concezioni humeane: caratteri generali
3.2. La dimensione sentimentale del soggetto humeano e la sua dipendenza dagli altri
3.3. Le discontinuità del soggetto humeano e la possibile tragicità delle scelte morali
3.4. Il soggetto morale humeano come individuo particolare e la questione dell'oggettività della morale
3.5. L'interesse delle concezioni humeane per le arti narrative
3.6. Il contributo delle arti narrative al nostro perfezionamento morale
3.7. La maniera humeana di intendere il lavoro filosofico, le narrazioni e i modelli del vizio e della virtù
3.8. La sensibilità estetica e quella morale: un confronto
3.9. Il valore della natura per lo sviluppo morale soggettivo