E’ però certo che esiste, contata, analizzata e pesata, un’élite (brutta parola) di lettori (in Italia circa 3.500.000) e, all’opposto nella scala sociale, un enorme popolo di non lettori. E si potrebbe leggere questa condizione come una grande metafora della nostra società.
Una classe “patrizia” - senza più titoli marchionali - detiene la conoscenza e regna sul Paese. Ai piedi del castello, un’immensa gleba della cultura è tenuta lontana dal sudore delle carte e dei libri ed è destinata ai sotterranei della vita civile e al sudore dei lavori pesanti.
In fondo la conoscenza è sempre stata custodita da pochi e l’alfabetizzazione di massa ha cambiato il mondo in meglio ma non lo ha cambiato abbastanza.
Nei fatti chi detiene la cultura (anche quella tecnica che Tullio De Mauro ci ricorda spesso) vivrà una vita migliore, avrà più possibilità di trovare un lavoro, magari di inventarselo, sarà critico e inciderà in qualche modo sulle scelte della società e della politica.
Allargare questa “aristocrazia” di tre milioni e mezzo di lettori (che forse conserva nel suo inconscio il desiderio di restare un gruppo ristretto) è un’azione di vero esercizio democratico. Una nazione di sessanta milioni di abitanti e di tre milioni e mezzo di lettori non è sufficientemente evoluta neppure sul piano, appunto, della democrazia. E il fatto che più di cinquantamilioni di persone se ne stiano – o siano tenuti - ben lontani dai libri significa che questa massa sterminata non acquisirà mai strumenti critici adeguati ad un cittadino evoluto.
Una società così strutturata è molto vicina ad un modello feudale nel quale rinchiusi in un orto concluso i “signori sapienti” governano su una massa di “insipienti”.
La festa del lettore, che si svolge il 30 settembre in molte regioni italiane (Puglia, Piemonte, Campania, Emilia e Sardegna) avviene per la prima volta anche nell’Isola e da queste parti possiede alcune peculiarità.
E’ fatta con una grande e capillare partecipazione di circa venti paesi. Gli epicentri sono Sassari e Cagliari. E’ fatta con un minimo impegno economico. Contiene la forza che deriva dall’associarsi in una rete, in questo caso quella dei Presìdi del Libro.
Tutto questo – il grande numero di iniziative in contemporanea, il numero dei paesi coinvolti, la modestia delle risorse utilizzate – fornisce buoni motivi di riflessione sullo stato e sulle speranze della nostra cultura diffusa, di quella, cioè, che dovrebbe caratterizzare e sostenere una società civile.
E si dovrebbe, con maggior appropriatezza, chiamare festa del non lettore considerato che il suo fine è quello di convertire alla lettura chi oggi non prova nulla davanti alla vista di un libro.
La Festa consiste nel portare i libri e la lettura dappertutto, in luoghi insoliti e all’aperto, in modo giocoso e appassionato. I libri usciranno dalle librerie e dalle biblioteche e invaderanno festosamente le piazze e le strade, le vetrine dei negozi, i musei, i loro portici, i cortili, le comunità di recupero, i giardini pubblici, le case famiglia. Questi luoghi saranno animati da letture pubbliche, teatro, mostre di illustrazioni, spettacoli di cinema, giochi per grandi e piccini, laboratori e musica.
Verrà dato grande spazio nelle Scuole. L’Ufficio Scolastico Regionale ha invitato tutte le scuole della Regione a dedicare una parte della giornata alla Festa e/o alla lettura. Ma è grazie, soprattutto, al volontario impegno di molti insegnanti che la Festa dei Lettori ha avuto forza e diffusione all’interno delle scuole.
Il coordinamento regionale della manifestazione è dell’Associazione i Presidi del Libro della Sardegna.
I luoghi dei presidi della Sardegna sono:
- Tempio Pausania: Presìdio CARTA DANNATA
- Sassari: Presìdio CENTRO DI INIZIATIVA DEMOCRATICA DEGLI INSEGNANTI; Presìdio MAIDIRELETTERE; Presìdio LIBRATI DAL NIDO
- Gavoi: Presìdio FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI GAVOI
- Serdiana: Presìdio COMUNITA’ LA COLLINA
- Arzachena: Presìdio LE PAROLE E LE PIETRE
- Gesturi: Presìdio LEGGERE CONTAMINAZIONI
- Cagliari: Presìdio QUANTE FRAGOLE CRESCONO IN MARE?; Presidio PROHAIRESIS
Presìdi del Libro - Il presidente Giorgio Todde - Coordinamento Mattea Lissia
Informazioni: www.presididellasardegna.org