La pratica dell'alchimia, l'arte della fusione e della trasmutazione dei metalli in oro per giungere a una panacea universale, costituisce un'ottima metafora del lavoro di Vanna Vinci; il sapore di magia che esso riesce a trasmettere, il senso profondo di interiorizzazione che emerge nella sua capacità di individuare l'anima dei luoghi e dei personaggi è fresco e suggestivo.
Vite comuni, mondi carichi di mistero e di creature fiabesche, universi interiori di giovani donne curiose, avventurose e alla ricerca di se stesse: sono le atmosfere e i temi pregnanti di Vanna Vinci, le cui opere grafiche sono in mostra a Casalecchio di Reno, nell'ambito del Concorso letterario biennale Pimpi, riservato a scrittrici italiane.
Nel catalogo i lavori di Vanna Vinci sono presentati da critici del calibro di Antonio Faeti, Daniele Brolli e Ketty Parente, in conclusione un'intervista all'artista a cura di Marcella Terrusi.
Claudio Anasarchi