Tra le attività green raccontate raccolte su LIBeR 145 c'è l'esperienza dell'Istituto Comprensivo Sanremo Levante, raccontata da Anna Maria Fogliarini. Ma cosa pensano della Settimana di Educazione Civica i ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado di questo grande istituto comprensivo? Cosa resta di questa esperienza nei loro ricordi e nelle loro emozioni? Abbiamo pensato di chiederlo direttamente a loro, tramite un’intervista in cui fossero loro stessi a porre le domande e a dare le risposte. Aurelio, l’intervistatore, ha rivolto alcune domande a Zoele, Greta, Noemi, Federico, Matteo e Ilyas.
Aurelio: Ragazzi, cos’è la Settima di Educazione Civica? Cosa succede a scuola in quei giorni?
Matteo: si tratta di una settimana in cui svolgiamo attività legate ai tre pilastri dell’Ed.Civica: Costituzione, sviluppo sostenibile e Agenda 2030, cittadinanza digitale.
Ilyas: in realtà negli ultimi anni ci siamo concentrati soprattutto sull’Agenda 2030…
Matteo: si, ma abbiamo anche usato i dispositivi digitali.
Greta: e abbiamo parlato di regole e leggi.
Aurelio: ok, ma che succede all’orario delle varie materie?
Federico: non c’è più! Cioè, i professori sono in classe durante le loro ore, ma si lavora tutti al progetto che si è scelto per quell’anno, tutto il giorno e per tutta la settimana.
Zoele: si, e lavoriamo anche insieme ai ragazzi delle altre classi, le porte delle classi sono aperte, cambia proprio il modo di stare a scuola.
Ilyas: anzi, in certi giorni non siamo proprio a scuola, ma andiamo fuori, a studiare nei posti che riguardano l’attività che facciamo.
Aurelio: sembra fantastico, ma da quanti anni si svolge la Settimana dell’Educazione Civica?
Noemi: da tre anni. Il primo anno però eravamo ancora alle elementari. Abbiamo collaborato alla creazione di un tg del futuro, dove si parlava di come il mondo era cambiato in seguito al cambiamento climatico. Però di fronte alla telecamera c’erano i ragazzi delle medie, noi abbiamo creato le scenografie.
Aurelio: e negli ultimi due anni?
Greta: due anni fa siamo andati nei parchi di Sanremo, dove professori e scienziati ci hanno fatto scoprire piante e alberi molto speciali.
Zoele: alcuni avevano nomi stranissimi!
Greta: già, e abbiamo capito che a Sanremo c’è un clima molto particolare, perché tante di queste piante venivano da continenti lontani.
Federico: abbiamo fotografato e disegnato queste piante, concentrandoci su ogni parte: tronco, foglie, frutti…
Noemi: nei giorni successivi abbiamo lavorato in classe, facendo ricerca e creando delle schede piene di informazioni e curiosità. Poi le abbiamo trasformate in codici qr che potranno essere messi a fianco delle piante.
Ilyas: così i turisti, soprattutto bambini e ragazzi della nostra età, potranno scoprire queste informazioni lungo il percorso dei parchi.
Aurelio: avete lavorato in gruppo?
Ilyas: si, tutti gli anni si lavora in vari gruppi.
Aurelio: e come è stato?
Noemi: difficile! Coordinarsi non è stato facile, avevamo tutti idee diverse e metterci d’accordo è stato complicato. Però dopo un po' di allenamento abbiamo trovato una quadra e abbiamo lavorato bene, ognuno faceva la sua parte.
Aurelio: l’anno scorso invece quale è stato il progetto?
Zoele: l’anno scorso al centro di tutto c’erano gli alberi.
Matteo: e il cambiamento climatico.
Aurelio: sembra molto simile al tema dell’anno prima.
Zoele: si, però tutti i ragazzi dell’Istituto, dall’asilo alle medie hanno svolto attività diverse che centrassero con gli alberi. Qualcuno ha fatto teatro, altri hanno creato un gioco, altri ancora un calendario…
Aurelio: e voi?
Greta: io mi ricordo bene ogni giorno di quella settimana! Nel primo i professori hanno riunito i ragazzi di prima, seconda e terza media e ci hanno parlato del cambiamento climatico, delle sue conseguenze e del perché gli alberi fossero nostri preziosi alleati in questa battaglia.
Federico: abbiamo visto video, interviste a esperti, immagini, grafici…
Greta: si! poi, dal secondo giorno abbiamo iniziato a lavorare sulla letteratura e l’arte, trascrivendo poesie di poeti italiani, inglesi e francesi che parlassero degli alberi…
Ilyas: e disegnando delle tavole botaniche.
Federico: si, abbiamo creato un erbario rappresentando pianta, foglie, fiore, seme, ecc.
Zoele: poi abbiamo creato delle opere d’arte utilizzando stoffa e materiale proveniente dagli alberi: tronchi, foglie, colori vegetali.
Federico: e composto musiche a partire dai suoni del bosco.
Noemi: dimenticate la cosa più importante…abbiamo seminato nuovi alberi nei vasi.
Greta: si! E alla fine dell’anno abbiamo esposto queste opere in una mostra a cui partecipavano tutte le classi dell’Istituto. Le nostre piantine erano spuntate, cuccioli d’albero accanto ai tronchi morti delle opere che avevamo creato.
Zoele: c’è stata una raccolta fondi, le persone volevano acquistare disegni e opere create da tutti gli alunni della scuola. Anche le piantine, volevano piantarle nei loro giardini e campagne.
Aurelio: benissimo! So che questi soldi saranno donati ad associazioni che si occupano di piantare alberi e anche per acquistare alberi da piantare negli spazi verdi della nostra scuola. E quest’anno cosa farete?
Ilyas: e chi lo sa?!? Ancora non ce l’hanno detto.
Matteo: già. Io però non vedo l’ora di sapere di cosa ci occuperemo!