"Se gli stereotipi di genere sono difficili da scardinare perché inconsci e resistenti al cambiamento, sappiamo però che questi si nutrono di narrazioni e rappresentazioni, in tutte le fasi della vita. Per questo crediamo molto nella forza rivoluzionaria e silenziosa di rappresentazioni e narrazioni aderenti alla realtà, esistente o auspicata, che possano contrastarli. Una rappresentazione di “fatti”, in definitiva, in grado di decostruire schemi mentali cristallizzati: la varietà dei rapporti umani (che esiste, non ce la dobbiamo inventare) la molteplicità degli individui e dei loro corpi (idem), unita a libri e progetti che possano incentivare il desiderio di farsi domande sulla società in cui si vive e sulle dinamiche relazionali considerate “normali”. Il fatto che la nostra produzione editoriale sia composta da varie collane, fa sì che gli albi illustrati non siano caricati della responsabilità di portare avanti un tema: ciascun libro fa la sua piccola parte in un catalogo complesso che abbiamo sempre pensato e comunicato come progetto integrato, attraverso il quale agire sulle dinamiche di potere in modo esplicito con la non-fiction e in modo indiretto attraverso le storie": Monica Martinelli racconta su LiBeR 143 - Riscrivere il genere il progetto editoriale di Settenove, che si pone come obbiettivo quello di raggiungere tutte le persone potenzialmente interessate al tema della prevenzione della violenza e della discriminazione di genere, dall'infanzia all'età adulta.