Le opere di Bruno Munari sono state tra le prime che abbiamo cercato di salvare dai danni dell’alluvione, consapevoli del loro grande valore nella storia della letteratura per l’infanzia. Purtroppo nel caso dei Prelibri i tentativi di recupero sono stati vani, perché la nostra edizione – originale e preziosissima! – era collocata in uno scaffale basso, sommerso dall’acqua, e non è stato possibile salvarla. Usciti nel 1980 per le edizioni d’arte Danese, di Milano, i Prelibri sono dodici piccoli libri (9,7 x 9,7 cm) realizzati ognuno con un materiale diverso, e raccolti in un contenitore-cartella, che si spalanca, proprio come un libro, e li contiene tutti, facendoti venire da subito una voglia incredibile di maneggiarli, uno ad uno. I materiali vanno dal cartoncino, al compensato, alla stoffa rosa acceso, alla spugna di vari colori, arancione, cremisi. Alcuni hanno pagine plastificate, altri le hanno trasparenti, altri ancora hanno pagine rilegate con punto metallico e anche con la spirale. Ci sono un bottone, un’asola, un ciuffo di peluche, figure geometriche, spago, cordoncini e buchi. Sono libri preziosi, solidi e poetici allo stesso tempo: sono pensati per i bambini che non hanno ancora imparato a leggere e a scrivere, per accompagnarli soprattutto nel piacere della scoperta e dell’osservazione nuova del mondo e delle sue forme. Ognuno dei Prelibri può essere letto anche partendo dal retro capovolto, le figure sono posizionate sulle pagine in modo niente affatto casuale, e le pagine non contengono parole. Sono un vero e proprio capolavoro di sperimentazione e di innovazione, e rappresentano la poetica geniale di Munari, la sua visione progettuale, la sua ricerca sullo sviluppo della creatività e della fantasia nell’infanzia. Quando nel 1945 suo figlio Alberto aveva compiuto cinque anni, Munari si era reso conto che all’epoca anche i libri pensati per i lettori più piccoli avevano necessariamente sempre bisogno della mediazione di un adulto. Si era accorto che non esistevano libri adatti ai bambini, progettati e realizzati esclusivamente per loro, con la dovuta attenzione alla loro capacità di maneggiarli e osservarli autonomamente. Proprio partendo da questa consapevolezza, Munari creò questi piccoli straordinari libri attivi, da toccare, accarezzare, guardare e rigirare tra le mani. Voleva dare vita, e ci è pienamente riuscito, a libri che stimolassero il coinvolgimento del bambino nell'esperienza attraverso il legame tra testo, figura e forma. Oggi tutta l’opera di Munari, compresi i Prelibri – che sono diventati un vero e proprio oggetto di culto tra gli appassionati di design e di forme artistiche – è ripubblicata dalla casa editrice Corraini di Mantova. Le edizioni originali si trovano, con costi importanti, nelle librerie antiquarie.
Ilaria Tagliaferri (da Il pensiero non si ferma - supplemento a LiBeR 142)
I prelibri
Bruno Munari
Danese, 1980
12 v.