Una biblioteca tutta per sé
Etichette, rischio, normalità, pregiudizio: sono alcune delle parole scelte dalle ragazze e dai ragazzi delle scuole superiori di Bologna per comporre un dizionario delle identità e delle relazioni realizzato durante la quinta edizione di Una biblioteca tutta per sé, un progetto di educazione alla lettura nato per discutere di genere, corpi, affettività a partire dai libri e dalle storie.
Quest'anno UBTXS ha messo un gruppo di oltre venti adolescenti di fronte alla sfida di ripensare l’idea di dizionario: quali parole usiamo per definirci? Quali definizioni ci stanno strette e possono essere ampliate?
Per tre mesi, ragazze e ragazzi del Liceo Laura Bassi e dell’IsART Liceo Artistico Arcangeli si sono incontrati in due biblioteche del circuito bolognese, la Biblioteca Italiana delle Donne e la Biblioteca Amilcar Cabral, per leggere insieme romanzi, fumetti, poesie e ragionare su quanto il linguaggio influenza il nostro modo di raccontarci e di entrare in relazione.
Uno degli obiettivi di UBTXS è offrire agli adolescenti un'esperienza della biblioteca come spazio di incontro e dialogo con le storie e il mondo che viviamo. Anche per questo, dopo quattro edizioni realizzate alla Biblioteca Italiana delle Donne, che conserva e alimenta un ricchissimo patrimonio di storia e letteratura femminista, si è deciso di affiancare la Biblioteca Cabral, specializzata in storie, culture e immaginari da Africa, America Latina, Asia e Oceania.
Il rapporto con questi spazi e con i libri che ospitano ha portato alla creazione di Adesso ci penso... Un dizionario “sfuggente” che fin dal titolo rivendica il diritto a non accettare definizioni. Un invito all’indeterminatezza come possibilità, a dimostrazione che nessuna etichetta è mai definitiva.
Una delle parole più discusse, protagonista di un laboratorio curato dalla poeta e performer Wissal Houbabi, è stata sguardo. Proprio la pluralità di sguardi è fondamentale per un progetto come UBTXS, che vuole affrontare le questioni dell'identità e delle differenze attraverso la lettura.
Così, accanto ai laboratori che hanno coinvolto le scuole, si è avviato un percorso parallelo insieme a un gruppo di operatrici e operatori con disabilità del Progetto Calamaio, presso il Centro Documentazione Handicap – Cooperativa Accaparlante.
Questo gruppo ha ragionato sulle definizioni scritte dalle ragazze e dai ragazzi, aggiungendo nuove prospettive, nuovi libri e nuove domande: quale rapporto è possibile instaurare tra amore e autonomia? Amicizia e bisogno di cura? Corpi e desiderio?
A fare da filo rosso tra i due percorsi è stata la disegnatrice e fumettista Silvia Rocchi, che ha guidato il gruppo di Progetto Calamaio in un laboratorio artistico e ha illustrato il dizionario reinterpretando le definizioni di ragazze e ragazzi con le immagini che vedete anche in questa newsletter.
Adesso ci penso…, prodotto dall’agenzia Comunicattive, è stato stampato e distribuito nelle scuole che hanno partecipato al progetto, ed è disponibile nelle due biblioteche partner.
Dal sito del progetto, poi, si può scaricare la versione digitale, che contiene anche una ricca bibliografia di libri per adolescenti.
Una biblioteca tutta per sé è arrivato alla quinta edizione; grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna, il progetto si è evoluto nel tempo arrivando a coinvolgere una rete sempre più estesa di scuole, biblioteche pubbliche, associazioni impegnate nella sensibilizzazione alle tematiche di genere e nella promozione dei linguaggi artistici.
Il lavoro di rete ha permesso di raggiungere fasce d'età, territori e persone diverse, con una proposta di attività che comprende:
un ciclo di laboratori per ragazze e ragazzi delle scuole superiori, alla Biblioteca Italiana delle Donne e alla Biblioteca Amilcar Cabral di Bologna, per leggere e discutere insieme di relazioni, identità, sessualità;
un ciclo di laboratori con operatrici e operatori con disabilità del Centro Documentazione Handicap, per arricchire il percorso con una riflessione su corpi, desideri e accessibilità;
un percorso di educazione alla lettura sui temi dell’affettività per le scuole medie di Vergato, Riola e Castel D'Aiano, in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Vergato, per portare i temi del progetto a una fascia d’età più giovane;
un corso di aggiornamento per docenti e bibliotecari/e delle scuole secondarie di II grado, in collaborazione con la rete Attraverso lo Specchio, per imparare a portare in classe la lettura in ottica di genere e intersezionale;
la produzione di un dizionario realizzato da ragazze e ragazzi insieme all'agenzia Comunicattive, che è anche una guida bibliografica per docenti e adulti.
Per saperne di più su Una biblioteca tutta per sé e scaricare le bibliografie delle passate edizioni, si può consultare il sito del progetto.
Una biblioteca tutta per sé è un progetto di Hamelin in collaborazione con il Settore Biblioteche e Welfare Culturale del Comune di Bologna, l'associazione Orlando, l'agenzia Comunicattive - Comunicazione di un certo genere, l'associazione MICCE, la rete Attraverso lo specchio, il Centro Documentazione Handicap - Cooperativa Accaparlante, il Comune di Vergato - Biblioteca Cultura Sport e gli istituti di istruzione superiore Aldini Valeriani - Biblioteca scolastica Fuori Catalogo, Manfredi Tanari ed Ecipar Bologna. Nell'ambito del Patto per la lettura di Bologna.
Realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
Illustrazioni di Silvia Rocchi.
Hamelin Associazione Culturale
hamelin è a Bologna, in via Zamboni 15, 40126.