Tutti conoscono Cappuccetto Rosso, ma forse non tutti sanno la storia di Cappuccetto Verde. Con questa favola, pubblicata (insieme ad altre due di differente colore) per la prima volta nel 1972, un colore diventa protagonista nei disegni, nel testo e nei personaggi. Bruno Munari ha giocato con la fiaba tradizionale e ne ha allargato gli orizzonti, creando personaggi e storie nuove. Cappuccetto Verde è la storia di una bambina, che abita con la madre in una piccola casetta nel prato e che indossa sempre un buffo cappellino fatto di foglie. Trovandosi a vivere all’interno di un universo dove tutto è verde, la bambina trascorre le sue verdissime giornate giocando con una rana, di nome Verdocchia, con una cavalletta di nome Zip, con la tartaruga Giuseppa e con la lumaca Pisellina. La mamma di Cappuccetto Verde incarica la figlia di recarsi dalla nonna Cicalina, per portarle un cestino pieno di prelibatezze, ovviamente tutte di color verde. Senza troppi indugi, la bambina si mette in marcia attraverso il bosco, portandosi al seguito la fidatissima rana Verdocchia lieta di imbarcarsi in quella piccola avventura. Dopo aver attraversato verdissimi scenari composti da foglie ed erba, le due si imbattono nel tremendo lupo che vuole spaventare la bambina, la quale, molto lesta scappa fuori dal bosco. Colto di sorpresa, il lupo medita vendetta e pensa di catturare Cappuccetto Verde in prossimità della casa della nonna, ma Verdocchia, avvertendo il pericolo, chiama a raccolta tutte le rane del bosco, assale il lupo e lo concia per le feste in compagnia delle sue amiche.
Grazie all’intervento della rana, la traversata della bimba si svolge senza altri intoppi e Cappuccetto Verde può giungere serenamente dalla nonna e fare ritorno a casa, dove racconterà alla mamma la sua disavventura e il coraggio di Verdocchia. Prendendo per mano i giovani lettori lungo gli infiniti meandri di verde che ammantano la storia, si potrà far vivere ai bimbi un’avventura straordinaria, in cui la narrazione è, per una volta, quasi un corollario alle magie prodotte dalle immagini e dai colori, lungo un tripudio di sensazioni che penetrano in profondità nell’animo di grandi e piccini, per poi dimorarvi a lungo.
Claudio Anasarchi (da Il pensiero non si ferma - supplemento di LiBeR 142)
Cappuccetto verde
Bruno Munari
Corraini, 2007
[28] p.