Si chiama Polly ma avrebbe potuto chiamarsi in mille altri modi, al maschile o al femminile. Perché Polly nasce con un sesso incerto, potrebbe essere un lui o una lei. Fa parte di quella percentuale piccola, ma non insignificante (1,7% secondo stime ONU), di persone intersex, nate cioè con caratteri sessuali che non rientrano nella tipica nozione binaria di un corpo maschile o femminile. Polly è la I nella sigla LGBTI+. Ma il medico che assiste alla sua nascita non ha dubbi. Serve una catalogazione, o maschio o femmina. Così decide, senza alcun tentennamento, che Polly è un maschio. Peccato che sia venuto male ma, per fortuna, c’è un rimedio, basta “aggiustare”. La decisione, seppure arbitraria, gli sembra ovvia: i maschi se la cavano meglio nella vita, sono più forti, guadagnano di più. Polly nel frattempo cresce, e quel genere maschile gli sta stretta/o. In realtà gli starebbe stretto anche identificarsi totalmente col femminile. Anche gli altri vedono in lui/lei “qualcos’altro, qualcun altro, né l’uno né l’altro”. Poi arrivano le operazioni, più di una, e una buona dose di testosterone per rendere Polly un vero maschio. Una cicatrice gli ricorda il suo percorso che non cancella la sua identità “altra”. Sino a quando, ormai giovane adulto, esplode la ribellione. Polly smetterà di accettare in silenzio ciò che gli altri hanno deciso per lui/lei e affermerà la sua natura intersex. Troverà tante porte sbarrate, quella del lavoro ad esempio, perché non vuole definire il suo sesso in termini binari. Però si sentirà finalmente libero/a. La parola “conforme” non fa più angoscia.
La storia di Polly è raccontata in una graphic novel di grande impatto, con un tratto essenziale e un testo lirico. Si tratta, indubbiamente, di un’opera originale che affronta la questione dell’intersessualità, tema poco trattato in generale e ancor meno nella produzione per ragazzi, con uno sguardo positivo e che demolisce il concetto stesso di “normalità”. Ci parla anche dei diritti dell’infanzia a non subire interventi fisici impositivi, che intervengono sui processi di costruzione identitaria sia fisica che psicologica, con danni talvolta irreparabili. Ci parla, infine, di libertà a essere ciò che ci si sente di essere.
Vichi De Marchi (da LiBeR 141)
Polly
Fabrice Melquiot, ill. di Isabelle Pralong; trad. di M. Capesciotti e S. Di Nella
Settenove, 2023, 152 p.
€ 22,00 ; Età: da 13 anni