"Nel leggere l’adattamento a fumetti con cui Sara Colaone ha omaggiato l’opera di Calvino nell’anno del centenario mi è accaduto un fatto singolare: riemergendo dall’immersione delle pagine disegnate, il mio primo e stupefatto pensiero è stato 'non manca niente!'. Pensiero peregrino quanto autentico, considerazione dal punto di vista critico riduttiva e discutibile, davanti a un’opera che audacemente trasmigra l’opera da libro a libro, da romanzo a fumetto, da capolavoro in capolavoro, in una lingua e in una forma nuova": su LiBeR 141 Marcella Terrusi conduce l'esplorazione critica di un fumetto speciale: Il barone rampante di Italo Calvino nell'adattamento a fumetti di Colaone, tra immagine, immaginazione e immaginario ascensionale. Il procedimento operato da Colaone sul romanzo - scrive Terrusi - ha previsto la stesura di un documento progettuale simile al decoupage (operazione analitica e critica che si produce in ambito cinematografico) che tratta il testo distinguendo, laddove possibile, le descrizioni del paesaggio, le scene, i dialoghi, per poi affidarne nel fumetto, rispettivamente e con rigore assoluto, la narrazione di volta in volta alle immagini, al disegno, alla parola scritta. Il testo presente è tutto di Italo Calvino, nulla in un certo senso è stato tolto, ma semplicemente restituito all’immagine che lo aveva scaturito.