Il romanzo affonda in un genere – il western – che scompagina tendenze e abitudini dell’editoria per ragazzi e ragazze ed è una fucina di atmosfere, stilemi, personaggi che appartengono al nostro immaginario. Come ogni altro genere narrativo ben codificato, il western concede a chi legge una strana libertà. La maglia stretta degli stilemi permette di vagare fra immagini, ambienti, riferimenti senza che chi narra abbia la necessità di puntualizzare ogni elemento, ogni evento. I personaggi, i paesaggi, le vicende si delineano in pochi tratti e chiamano lettori e lettrici a colmare le lacune attingendo alla propria enciclopedia personale di immagini e topoi. Al centro della scena ci sono azione, agnizioni, misteri, duelli; gli interrogativi che avvincono noi umani – la ricerca di radici, l’amore, l’amicizia, gli affetti, il crescere, i conflitti – scorrono accanto al plot ben costruito, alla tensione narrativa, al ritmo incalzante, senza sgomitare, acquistando così in efficacia.
La narrazione è affidata, per lo più, a due voci. Roy è un ragazzo, apparentemente senza un passato, giunto bambino a Crimson City e allevato poi dalla famiglia del capostazione. Piper è una ragazza indiana che arriva inaspettata al villaggio insieme a un sedicente sceriffo federale.
La vicenda si sviluppa in un tempo breve, dieci giorni di un anno di fine ‘800, ma ha radici nel passato dei vari personaggi; i capitoli si succedono in una sequenza temporale lineare che rende compatta la narrazione
Il finale è un colpo di scena ben congegnato, ma chi legge non si sente tradito. Chi narra riesce a instillare in chi gira le pagine aspettative che non verranno soddisfatte e articola dialoghi, atmosfere, messa in scena del canone in modo da confondere e trarre in errore il lettore.
Il tutto è un’occasione interessante per uscire dalle molte narrazioni che costringono al qui e ora: in queste pagine l’aderenza al genere, la necessaria lontananza dell’azione in tempo e spazio favoriscono il lavoro interpretativo del lettore e, soprattutto, il pensiero e si finisce per essere di fronte, come diceva Tolkien, a fulmini, non a lampadine.
Nicoletta Gramantieri (da LiBeR 140)
Il grande colpo di Crimson City
Davide Morosinotto, Pierdomenico Baccalario
Salani, 2023, 217 p.
€ 14,90 ; Età: da 12 anni