Partiamo dalle riflessioni dello studioso Jean Rudhardt: “Nei mondi religiosi l’acqua assume significati complessi e di non facile decifrazione, proprio perché mai univoci e chiari all’interno di ogni singolo contesto. La complessità è tale da poter affermare, senza tema di smentita, che il valore simbolico dell’acqua negli orizzonti del credere tollera in sé la stessa ambiguità del sacro: essa da un lato rappresenta con la sua fluidità, l’indistinzione che precede la nascita del mondo; da un altro, con la sua forza e la sua violenza, diviene ciò che distrugge, corrode e ricopre; da un altro ancora, costituisce ciò che rende sacro, perché dissolve e purifica.”
La Terza edizione della Rassegna internazionale di illustrazione per l’infanzia I Colori del Sacro che si è tenuta al Museo Diocesano di Padova, dal 3 dicembre 2005 al 25 aprile 2006, vede ancora una volta riuniti artisti di tutto il mondo per raccontare a bambini e ragazzi il Sacro. Lo scopo principale è quello di far nascere nei più giovani il desiderio di ricerca dell’Assoluto attraverso la bellezza di ciò che è visibile o di ciò che si può rendere visibile. L’immagine con il suo linguaggio immediato si pone come ponte fra le diverse culture, permette di far conoscere mondi apparentemente incomunicabili e, insieme, di comprendere ciò che più ci è vicino.
Nel catalogo della mostra, bilingue (italiano e inglese), curato da Massimo Maggio e Andrea Nante sono riportate alcune tavole a colori, originali o già edite, per ognuno dei 63 illustratori partecipanti; presentati attraverso brevi schede bio-bibliografiche e da foto di loro in bianco e nero.
Claudio Anasarchi