Nelle pagine dell’albo illustrato L’architetto e l’albero, pubblicato per i tipi di Uovonero e tradotto per l’edizione italiana da Sante Bandirali, il giovane architetto francese Thibaut Rassat esprime il proprio talento. L’autore presenta Eugenio, un architetto riconoscibile per una precisione quasi maniacale che definisce il mood nel lavoro e nella vita privata. Le sue opere devono corrispondere all’ideale categorico di edificio, ovvero essere perpendicolari, bilanciate, stabili, dritte, ordinate, visibili, equidistanti (anche eleganti), così come gli attrezzi nel cantiere, perché il disordine visivo gli crea disagio esistenziale. Orgoglioso del nuovo edificio che sta realizzando, l’architetto si lamenta della sua città fatta di costruzioni dalle forme e dai colori diversi, sognandone una a modo suo, per sentirsi meglio. Sarà la Natura, che segue un ideale di perfezione diverso, a suggerirgli un vocabolario alternativo per dare una svolta decisiva al progetto: un albero è caduto nella nuova costruzione mettendo in subbuglio tutto il cantiere. L’architetto Eugenio, di fronte a questo squarcio, riguarda con occhi diversi l’imperfezione e fa nascere nuove idee perfettamente in linea con le esigenze di socialità degli abitanti, dall’albero ai cani, dagli insetti agli anziani. Prospettiva rivoluzionaria, che mette da parte una misura dagli orizzonti ridotti e sposta l’attenzione sul contesto ambientale visto con realismo poetico, da un lato, e con fiducia nella spinta sociale dell’architettura dall’altro. L’autore di Mauvaise herbe – questo il titolo originale del libro – ispirandosi liberamente all’opera Conical Intersect (1975) dell’architetto americano Gordon Matta-Clark, ribalta l’idea di edificio, in quanto re dello spazio abitabile inerte e statico, e lo trasforma in artefice di narrazioni urbane. Rassat ha scelto una palette di pochi colori per creare tinte piatte su fondo bianco con l’uso di acquerelli e disegni al tratto, linee sottili e minuscoli effetti di stencil per comporre le illustrazioni e dare vita a una trama alquanto singolare da consegnare ai giovani lettori come suggerimento per costruire spazi di convivenza comune e per ripensare in modo diverso alla parola “inclusione”.
Adolfina De Marco (da LiBeR 140)
L’architetto e l'albero
Thibaut Rassat;
trad. di S. Bandirali
Uovonero, 2023, 40 p.
(I geoidi)
€ 16,00 ; Età: da 6 anni