La luna e i falò è un libro che nel dopoguerra ha segnato più di una generazione di giovani che non ne avevano mai sentito parlare a scuola e lo avevano scoperto successivamente attraverso i più disparati percorsi personali, venendone segnati in maniera profonda per la novità di temi, costruzione, linguaggio. Luigi Dal Cin, ingegnere, noto scrittore, docente di tecniche narrative alla Scuola Holden, ha sposato con entusiasmo e coraggio il progetto della fondazione Cesare Pavese di avvicinare i giovani adolescenti a un autentico classico contemporaneo. Per farlo non si è limitato a un banale riassunto in bella copia della trama e nemmeno a una riscrittura aggiornata al presente di un testo di grande complessità e innovatività. Dal Cin ha scritto un romanzo tutto suo che contiene anche quello pavesiano, e un altro ancora. Racconta due storie che corrono parallele, ma sfalsate nel tempo. Quella scritta da Pavese e quella di un adolescente di oggi che, confinato dal padre nella casa di campagna a studiare per diventare un imprenditore internazionale, incontra il libro e i suoi luoghi (il torrente Belbo, le Langhe), “miti” e credenze popolari (i falò), personaggi trasfigurati nel presente (Anguilla, soprannome del protagonista di Pavese e anche del ragazzo di oggi, il vecchio falegname Nuto e lo storpio Cinto) e altri inventati ma centrali come Luna, amica di giochi e avventure d’infanzia, intrecciando continuamente riferimenti, rimandi, citazioni letterali di Pavese messe in bocca ai personaggi odierni. Con un linguaggio che aspira a reinventare lo slang americaneggiante di Pavese. Poi un’altra storia scorre sotto traccia, ma non estranea, sotto il filo della corrente. Quella di un giovane ingegnere che ha scelto la fantasia dei miti, sogni, desideri, delle avventure di carta non meno vere di quelle reali, anche se inventate o reinventate. La realtà vista attraverso la magia di quel sassolino forato che è la scrittura.“Parla di me”: non a caso Dal Cin chiude il suo romanzo con queste parole di Anguilla, che alludono proprio alla Luna e i falò che sta leggendo alla nonna cieca. Unificando gesto e parola, vita e scrittura, come non riuscì a Pavese.
Fernando Rotondo (da LiBeR 136)
Negli occhi di Luna, i falò
Luigi Dal Cin
Rizzoli, 2022, 220 p.
€ 16,00 ; Età: da 10 anni