Beatrice Alemagna ci ha abituato alla grazia dell’inaspettato. Non solo per l’originalità delle storie, ma per una ricerca di autenticità che, nonostante l’ampia produzione coltivata nel terreno dell’editoria per l’infanzia, le ha permesso di non rimanere confinata in un genere e in un target spingendosi “oltre”. Nato per la pura urgenza di dipingere “come un bambino che si tuffava nel suo io più oscuro”, il libro si presta a molteplici letture: da un lato per la rivisitazione di un classico, dall’altra per l’indagine del processo creativo che queste splendide tavole invitano a fare. Colori a olio, celebrazioni di ombre, contrasti di tono, e poi collage, dinamismo pittorico, richiami a grandi artisti accomunati da un’attrazione per il naif – da Frida Khalo a Bill Traylor, da Musa McKim all’arte popolare americana – sono gli ingredienti di un volume affascinante, stravinskiano, che diventa anche strumento per un approccio alla complessità dell’arte. La storia è tanto spietata quanto travolgente: Biancaneve, ripresa dall’ originale dei fratelli Grimm, narrata dal punto di vista della matrigna. Una fiaba che, al di là di tutte le possibili interpretazioni psicanalitiche fatte negli anni, coinvolgendo Freud e mito di Edipo, si declina qui in alcuni dei temi emozionali più evidenti nella nostra epoca dell’apparenza: gelosia, timore del confronto, paura della perdita della bellezza. Quel che ne risulta è una matrigna dolente, divorata da un tale bisogno di riconoscimento da spingersi all’infanticidio. Eppure, nel vortice emotivo del racconto, chi legge è dalla sua parte. La sofferenza di una donna, forse non amata, forse non capita, mostra la cattiveria per quello che è: una reazione all’angoscia. Il libro, attraverso la sua intensità pittorica e una narrazione essenziale, dove nello spazio tra le parole rivive il silenzio di rancori e solitudini, conduce il lettore a uno sviluppo empatico e all’arretramento di uno scontato giudizio. Non c’è un buono, non c’è un cattivo. Biancaneve e la Matrigna sono parti di noi, creature fragili nella fiaba dell’esistenza.
Elena Baroncini (da LiBeR 134)
Addio Biancaneve
Beatrice Alemagna
Topipittori, 2021, 96 p.
€ 28,00 ; Età: da 8 anni