Peter Sis; trad. di B. Masini
Rizzoli, 2008, p. 56
€ 16,00; Età: da 13 anni
“Per me l’arte dell’illustrazione è pari alla letteratura. Ci sono vari livelli di significato. Il mio modo di creare poesia è l’illustrazione. Non so se, rimasto a Praga, avrei fatto le stesse cose, ho deciso di mostrare alle persone quale era la mia vita là. A volte mi sento di aver mostrato qualcosa di molto o forse troppo intimo, come quando qualcuno va a spifferare dei segreti. Ma probabilmente questo meccanismo è alla base di molte storie e film e molte opere d’arte”. Peter Sis parla così alla Fiera del Libro di Bologna, dove Il Muro ha ricevuto il premio Non fiction 2008. Il Muro è romanzo disegnato, albo, diario e monografia storica; ha molti piani intrecciati di narrazione e una dimensione polifonica efficace, sintetica, poetica. L’esperienza dell’artista bambino diviene universale, iscritta nel calendario della Storia, e viene modulata con eccezionale visibilità e precisione. Il percorso di formazione si snoda, secondo la naturale inclinazione alla libertà, in opposizione al contesto repressivo, totalitario, violento della Cecoslovacchia del regime sovietico, dal 1948, anno di nascita di Peter Sìs. Crescere dietro la cortina di ferro è un paradigma: la resistenza del sogno, della speranza, della creatività è risorsa necessaria in ogni biografia, in ogni tempo. Peter Sis, in pagine eleganti e fiabesche, contrappunta eventi storici a fatti personali. La storia politica è verità di date e definizioni utili per capire, per ricordare, informazioni proposte con sobrietà funzionale, con una forma di pudore. Il lessico ha un ventaglio ampio: le parole dell’amore, del sogno, del desiderio, della musica e dell’arte fronteggiano l’omologazione del pensiero unico, la semplificazione, la prepotenza e l’idiozia imperante di ogni regime, che ben conosce quale risorsa siano i bambini e i giovani e quale campo privilegiato di indottrinamento sia la scuola. La scelta del colore è magistrale: il mondo attorno al bambino è un mondo grigio ma ci sono molti colori nei suoi disegni, nei pensieri, nei sogni. I suoi disegni pastello sono macchie nel silenzio circostante, dal regime è solo permesso il rosso, colore unico. Il Muro con gesto paziente, in punta di pennino, compone con la struggente sostanza della ricostruzione della memoria di un esule la visione lucida del volo limpido di un vero capolavoro della letteratura illustrata.
Marcella Terrusi
(da LiBeR 81)