Cappuccetto Blu è forse la versione femminista di Cappuccetto Rosso? Può essere, sicuramente si tratta di una rivisitazione “dalla parte della bambine”, in cui l’autodeterminazione e il partire da sé sono centrali. La protagonista è infatti molto diversa dall’originale, così come lo sono anche gli altri personaggi. Cappuccetto Blu non è docile e né ingenua ma audace, determinata e indipendente, per nulla impaurita dal bosco e dal lupo. Il lupo sembra piuttosto inoffensivo e giocherellone, anche se ogni tanto rientra nel suo ruolo di divoratore. La nonna è una vecchietta gentile ma noiosa, che parla sempre delle sue malattie. E il cacciatore, o taglialegna, che assicurava il lieto fine in alcune versioni classiche, è inesistente; non perché la storia non abbia un finale felice ma perché qui l’eroe non serve: Cappuccetto Blu si salva da sola. L’autodeterminazione è evidente fin dall’inizio, dalla scelta del blu con il quale la bambina “senza chiedere il permesso a nessuno” colora la mantellina rossa che le ha cucito la mamma, andando addirittura a cercare la pianta per tingerla nel bosco. Mentre il partire da sé, da quell’essere “una divoratrice di favole dallo spirito indipendente”, diventa l’elemento magico - interno e non esterno - che le permette di salvarsi. È il potere delle storie, infatti, a trasformare il possibile pericolo in amico. E così, nella sfida in cui Cappuccetto Rosso e il lupo si affrontano a suon di fiabe e favole, il lettore può divertirsi ad andare alla ricerca di tutte le storie che conosce, i cui riferimenti sono disseminati lungo tutto il libro, sia nel testo che nelle illustrazioni. Le immagini di Clémence Pollet riescono a dare un taglio ancora più contemporaneo al racconto, anche andando in apparente contraddizione con le parole di Guia Risari, sia attraverso visioni d’insieme, come il contesto urbano e metropolitano, che nei dettagli, come la mantellina che si trasforma in felpa con cappuccio, il cestino in zainetto o le insegne dei negozi e le scritte sui muri che ci lanciano altri indizi sul mondo delle storie. Infine, da menzionare è anche la trovata, sia testuale che visiva, delle avvertenze iniziali e delle note e piè di pagina, che rendono la lettura ancora più divertente.
Eléonore Grassi (da LiBeR 127)
La strana storia di Cappuccetto Blu
Guia Risari,
ill. di C. Pollet
Settenove, 2020, 40 p.
€ 17,00 ; Età: da 6 anni (7 anni)