Due fratelli, Bimba e Vieri, e la voce narrante del padre come spartiacque non tanto tra i figli, quanto tra la dimensione reale e quella onirica in cui questo splendido racconto prende forma, ricordandoci il mondo di suggestioni di Tucci e il suo stile di alchimia tra le parole a cui forse solo ai poliglotti (crebbe in una famiglia dove si parlavano cinque lingue) è riservato l’accesso. L’autore, scomparso nel 1999, è stato definito uno “scrittore sparso” da rintracciare in un itinerario non lineare di racconti, romanzi, articoli, tormentato per l’esiguità di quanto pubblicato rispetto a quanto scritto. Una scrittura, la sua, tra memoria, dissolvenze, incroci spazio-temporali, che conduce il lettore nel fascino di un labirinto narrativo dove la trama spesso è uno spunto di riflessione indagato da più punti di vista. Ne Il sogno rubato il primo felice stordimento per il lettore è l’ambientazione, qualcosa che richiama i grandi classici che ci portavano nel Klondike o nel Missouri: siamo in Virginia, fra Alessandria e Fairfax, verso Halifax, nella campagna del Weynoke. Nomi, suoni, per creare un tessuto linguistico dove i personaggi, fisicamente mai descritti, innestano i loro dialoghi creando il proprio mondo, la propria visione. Da un lato Bimba che dice di aver sognato la mucca sognata dal fratello per entrare nel diritto di un immaginario fino ad allora ritenuto esclusivo, dall’altro, opposto a questo focus di impalpabilità, la quotidianità fatta di oggetti: tricicli, treni di legno, orsi di lana, cuscini. Un doppio binario che contiene e accompagna chi legge alla riscoperta dell’infanzia, quella dei protagonisti e la propria, e della bellezza di una scrittura che non dà tregua, che incanta e invita alla rilettura. Il ripensare dieci anni dopo al “furto” fa sorridere papà e figli e getta un amo sui significati delle parole, e del sogno, che si arricchiscono col tempo: una nuova arrivata, Andrea, sarà per Bimba un’amica, per Vieri invece “tutta un’altra cosa...un ottimo sogno.” Quello che non vorremmo mai ci rubassero.
Elena Baroncini (da LiBeR 127)
Il sogno rubato
Niccolò Tucci,
ill. di F. Negrin
Orecchio Acerbo, 2020, 40 p.
(Pulci nell'orecchio)
€ 8,50 ; Età: da 8 anni 10 anni