Il 17 ottobre in libreria per Edizioni Corsare
GRILLI E RANE
testo di Barbara Ferraro
illustrazioni di Alessandra Lazzarin
Pag. 48, copertina cartonata
17x23 cm, € 12,00
ISBN 978-88-99136-48-2
In libreria dal 17 ottobre 2019
Da 8 anni
«Quando scrivo, attingo alla meraviglia. Seguo un sentiero che è battuto dal mio essere abituata a percorrerlo da sempre. Nella mia infanzia germogliano i semi della mia scrittura. In Grilli e rane ho cercato di raccontare la semplicità delle mie giornate estive, delle quali ricordo molto, ma soprattutto i minuti, dolcissimi, in cui ripercorrevo le avventure appena trascorse e sussurravo a me stessa che, concentrandomi per bene, avrei potuto continuare a viverle sognando. Amavo quei giorni, li amo ancora, erano e sono di gioia, avventura, amicizia». (Barbara Ferraro)
«Leggere il testo di Grilli e Rane è stato come immergermi nei ricordi di un’infanzia molto simile alla mia, tuttavia non lontana, ma viva e a mio parere perfettamente condivisibile anche dai bambini di oggi. L'acquerello, che mi appassiona e che prediligo, mi è sembrato la tecnica perfetta per illustrare questi racconti perché ha in sé la poesia per evocare qualcosa che va oltre il disegno e allo stesso tempo una freschezza e una vivacità che rende l'illustrazione presente e viva. Il mio lavoro si basa principalmente sulla copia dal vero, perciò non è stato difficile trovare la chiave per illustrare questo libro, mi sono semplicemente ispirata a oggetti, ambienti e anche persone reali, che fanno parte dei miei ricordi. La protagonista stessa è l'elaborazione di una bambina che esiste. Il punto di vista delle mie illustrazioni non è solo della bambina, ma è un'alternanza tra lei e gli animali con i quali via via gioca. Perciò troveremo rane che scappano, cani che giocano e grilli grandi quasi quanto la protagonista». (Alessandra Lazzarin)
VERA
testo di Claudia Souza
illustrazioni di Marta Baroni
Pag. 48, copertina cartonata
17x23 cm, € 12,00
ISBN 978-88-99136-46-8
In libreria dal 17 ottobre 2019
Da 8 anni
«I miei testi generalmente nascono da domande. Vera è nato da una domanda banale per molti, complessa per me: da dove vieni? Sono una multilocal, cioè, una persona che trasporta sulle spalle la propria casa; ho già girato molto, sin da quando ero piccola, quindi non avrei un luogo unico da chiamare “mio”. Le mie radici sono ali. Ho un corpo irlandese, ma sono brasiliana, ho un’anima inglese ma vivo in Italia, e così via. Tutto questo fa di me un’eterna straniera, un’abitante di Marte. Man mano che scrivevo, però, come capita spesso, il testo è andato oltre, superando altri confini. Quel che appare è un gioco a nascondino tra la verità e la bugia, che i bambini conoscono molto bene, ma che gli adulti faticano a comprendere. La “verità inventata”, secondo me, è la verità più bella, più dolce, più Reale che esista e quindi non va mai e poi mai giudicata e molto meno condannata». (Claudia Souza)
«Vera è stato sinceramente uno dei testi più divertenti e stimolanti su cui ho lavorato quest’anno. La scrittura di Claudia, asciutta e visionaria, mi ha permesso di esplorare e di reinterpretare il suo universo con estrema libertà e in un modo per nulla didascalico. Amo le storie come questa, in cui realismo e magia si fondono. Disegnare un personaggio e la sua versione “magica” era un gioco che facevo spesso da bambina… in questo libro era la premessa necessaria! Dopo i bozzetti iniziali a matita, ho lavorato completamente in digitale. I colori sono il punto di forza del libro. Piatti e quasi fluorescenti, sono indispensabili per raccontare la vita metropolitana, affascinante e caotica, di Vera su Marte. La stessa palette di colori è stata scomposta e riutilizzata per le scene che raccontano la Vera “normale”, non aliena. In questo modo il libro mantiene una sua uniformità cromatica, e la protagonista non perde la diversità/unicità che la contraddistingue. Il bambino che fa da voce narrante è uno dei miei personaggi preferiti. Spesso ho fantasticato sul suo nome, che fino alla fine non viene mai svelato. Nonostante ciò, per me lui è l’altro indiscusso protagonista. Infatti è proprio attraverso i suoi occhi che poco a poco scopriamo Vera e la sua storia. È in lui che mi sono immedesimata per tutto il tempo ed è stato un piacere disegnarlo. Rappresenta la “normalità” che, a differenza del presente in cui viviamo, accoglie senza paura e con dignità ciò che non conosce." (Marta Baroni)
Informazioni:
Francesca Tamberlani - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.