Biblioteca comunale di Imola, Sezione ragazzi Casa Piani
D. Negli ultimi anni si nota una costante diminuzione della produzione di materiali a stampa nelle variegate manifestazioni di promozione della lettura realizzate anche attraverso percorsi bibliografici e recensioni di libri per bambini e ragazzi. Contemporaneamente la collocazione di questi prodotti si sposta sempre più sul web. Pensate che il fenomeno si possa giustificare con il contemporaneo momento quantomeno non espansivo della capacità di spesa degli enti pubblici, oppure sia frutto di scelte comunicative diverse, più attuali, più social, scelte destinate a diventare irreversibili?
R. Io credo che il fenomeno della minore produzione di materiale a stampa sia incominciato in un primo momento sicuramente con i notevoli tagli della spesa pubblica che hanno ridotto il budget degli istituti culturali ponendo severi limiti e tetti di spesa proprio anche nella grafica e nelle stampa, considerata un lusso superfluo. Ma il diffondersi così repentinamente del web e dei social ha richiesto alle biblioteche un cambiamento delle scelte comunicative e un diffondersi quasi in modo naturale di altro tipo di promozione. Non sono in grado di capire se questo fenomeno sia irreversibile, forse in futuro ci potrebbe essere una maggior attenzione su certe tipologie di materiali come ad esempio i cataloghi delle mostre e una maggior selezione nella scelta del materiale cartaceo con la sola stampa di prodotti più curati, sia nei contenuti che dal punto di vista grafico.Per quanto riguarda Casa Piani abbiamo incominciato ad usare il web e i social da circa una decina di anni ed effettivamente abbiamo avuto da subito un riscontro immediato del gradimento del pubblico, un'interazione immediata con gli utenti e la possibilità di conoscere in tempo reale le visualizzazioni delle diverse pagine.
D. I minori costi di realizzazione e distribuzione dei materiali non sembrano finora aver provocato un consistente ampliamento della produzione di letteratura grigia. C’è forse meno interesse, o ci sono difficoltà di altro tipo da superare da parte dei bibliotecari per rendere più continue le buone pratiche di produzione di materiali bibliografici e di orientamento degli utenti? O è piuttosto in corso un calo negli eventi di promozione della lettura che provoca una minore produzione?
R. Dal mio punto di vista, almeno per quanto riguarda Imola, non sono assolutamente calate le attività e le iniziative di promozione, anzi, tramite la collaborazione con associazioni e grazie ai finanziamenti degli sponsor, c’è stato un crescendo di iniziative anche piuttosto articolate, con una maggiore integrazione tra la Biblioteca ragazzi e la Biblioteca per adulti. Direi piuttosto che attualmente spesso non si riesce a dare rilievo pubblicitario a tutte le iniziative, neanche sul web, perché la costruzione delle notizie, per quanto più veloce di quella cartacea, richiede molto tempo e un aggiornamento giornaliero delle pagine che spesso non avviene perché i bibliotecari utilizzano i loro ritagli di tempo sempre più risicati. Ci sarebbe necessità di una figura professionale specializzata nella comunicazione web. Naturalmente, ed è superfluo dirlo, questo è dovuto anche al taglio di personale e alla mancanza di turn-over nel corso di questi ultimi anni.
D. Potreste parlarci di quali materiali bibliografici vi siete avvalsi sia per promuovere e supportare iniziative per l’infanzia o per fornirne un rendiconto, dopo la realizzazione?
R. I rendiconti delle iniziative scarseggiano e si fanno in modo abbastanza schematico soprattutto per gli sponsor. Le bibliografie su web permettono di realizzare percorsi bibliografici molto velocemente e come valore aggiunto l’utente ha la possibilità sapere subito se il libro è a prestito oppure no. La pagina web, comprese anche i percorsi bibliografici sono comunque stampabili in un formato grafico accettabile.
D. È ancora viva nelle vostre biblioteche l’esigenza di un monitoraggio dei materiali minori o meglio, materiale documentario non disponibile attraverso i canali convenzionali di distribuzione? Cataloghi di biblioteche e di mostre, depliant di servizio, bibliografie e percorsi di lettura, pubblicazioni di e per ragazzi, atti e rapporti: materiali pervenuti in biblioteca in seguito a doni, richieste specifiche, scambio di pubblicazioni.
R. È vero che molte iniziative delle altre biblioteche si possono trovare ora molto facilmente sul web, sui social, sui blog e su riviste on line ma per quanto ci riguarda per noi sussiste ancora l’esigenza di un monitoraggio dei materiali minori o materiale documentario non disponibile attraverso i canali convenzionali di distribuzione e sui social perché questo materiale digitale potrebbe scomparire dal web e non essere recuperato in nessun modo. Soprattutto ciò che può essere più utile sono i cataloghi delle mostre. Lo scambio di pubblicazioni è una pratica per noi ancora attiva.