Un incontro costruttivo e un nuovo progetto per documentare un settore che necessita di sinergie: protagonisti la Bibliografia Nazionale Italiana e LiBeR. Ne parla Antonia Ida Fontana, allora direttrice della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, nell'intervista rilasciata a LiBeR nel gennaio del 2007.
La BNI sarà realizzata con il supporto di LiBeR: qual è il suo punto di vista riguardo a questa collaborazione?
La serie Libri per ragazzi della Bibliografia nazionale italiana cambia aspetto, collaboratori, ma non destinatari e scopo, che rimane quello di dare un’informazione autorevole, esaustiva e tempestiva su quanto viene pubblicato oggi in Italia in relazione a questo settore dell’editoria.
A distanza di più di dieci anni dall’avvio della serie, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, da sempre incaricata della redazione della BNI, deve ripensare le sue politiche editoriali anche sotto il profilo dei costi, e ha ancora come guida le indicazioni dello “Studio di fattibilità per la riorganizzazione dei servizi bibliografici in Italia”, promosso nel 1992 dall’allora Ministero per i Beni Culturali e cofinanziato dalla Comunità Europea. Proprio a seguito e in applicazione dello studio di fattibilità, la BNI aveva dato avvio alla serie nel 1995, prendendo in conto i libri per ragazzi assieme a quelli destinati ai bambini, colmando una lacuna nel panorama nazionale. Fatto rilevante per la sua storia, dato che l’avvertenza che ha accompagnato per lungo tempo i fascicoli recitava: “la Bibliografia esclude comunque il materiale che per sua natura è destinato a gruppi e categorie particolari di persone”; l’elenco poi delle classi di documenti non trattati comprendeva le “Pubblicazioni per bambini e per ragazzi che siano delle riduzioni e rielaborazioni di testi o di spettacoli, i libri gioco...”.
La BNI Libri per ragazzi fin dalla sua nascita ha presentato un’ulteriore particolarità rispetto alle altre serie, che consisteva nell’applicazione del principio che una Bibliografia Nazionale non è tale in riferimento al posseduto dell’ente che la produce, poiché l’elemento determinante è la copertura che la Bibliografia stessa deve perseguire, qualunque sia il mezzo di cui si serve per raggiungerla. Infatti la BNI nella redazione della serie si era avvalsa della collaborazione di un partner privato, l’Editrice Bibliografica, che forniva direttamente (senza il tramite di SBN) i record bibliografici relativi alle nuove edizioni riguardanti questo settore dell’editoria. I bibliotecari della BNI eseguivano su questi record il controllo bibliografico per garantire la corrispondenza allo standard pertinente a una descrizione secondo le regole nazionali e internazionali, svolgendo quindi i compiti propri di una bibliografia. I dati dei fascicoli di questa serie venivano poi riversati nel cd rom della BNI, comprensivo di tutte le serie.
Dopo dieci anni di BNI Ragazzi così concepita, la Biblioteca Nazionale di Firenze, scaduta la convenzione con l’Editrice Bibliografica, ha deciso di fare un notevole passo in avanti, possibile solo con la collaborazione di partner esterni. È nato un progetto con lo scopo di rendere questa serie compagna di viaggio di chi si dedica a tutti gli aspetti caratteristici del panorama editoriale per i ragazzi, per farne uno strumento rispondente alle esigenze dei suoi destinatari finali, le biblioteche specializzate del settore e quanti se ne occupano.
La Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze ha voluto quindi rivolgersi a una realtà importante operante sul territorio, la società Idest, editrice della rivista LiBeR dedicata, come recita il sottotitolo, ai libri per bambini e ragazzi. La rivista ha alle spalle la Biblioteca Gianni Rodari del Comune di Campi Bisenzio, che svolge un capillare servizio di documentazione su questo tipo di pubblicazioni, acquisendo tutte le novità distribuite in Italia. Ha tutte le carte in regola quindi per diventare partner della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Dopo una serie di incontri con i responsabili della redazione di LiBeR, è nata l’idea di trasformare il “Dossier novità”, rubrica fissa della rivista che segnala le nuove pubblicazioni, nella nuova BNI Ragazzi, con il vantaggio di fornire più servizi contemporaneamente: quello bibliografico vero e proprio, e quello di far incontrare libri e lettori, attraverso gli strumenti già tipici della rubrica, come l’abstract, il giudizio di merito, la segnalazione della fascia d’età dei lettori per cui la pubblicazione è indicata. Questi ultimi elementi, ben noti ai lettori di LiBeR, continueranno a essere presenti a corredo delle descrizioni strutturate secondo le regole dell’International standard bibliographic description, mentre indici per titoli, per autori e per classe completeranno il fascicolo. Naturalmente gli autori saranno presenti nell’indice nella forma controllata, e corredata degli opportuni rinvii.
Quali sono quindi le continuità e le differenze che questa nuova operazione comporta rispetto all’assetto precedente della BNI Ragazzi?
Questa operazione comporta un certo “allontanamento” della serie dei libri per ragazzi dalle altre serie della BNI. Intanto nell’aspetto fisico del fascicolo a stampa, ma anche nella presentazione delle schede, ordinate sempre per titolo e non più per autore (se presente), all’interno di una classificazione basata su generi editoriali e non sulle classi della Dewey; le descrizioni quindi non più precedute dall’intestazione principale, ma le responsabilità sempre indicate nell’area apposita della descrizione. Si perderà anche la ricca descrizione fisica che aveva contraddistinto la serie, per una descrizione essenziale. Cambia anche lo strumento con cui viene esplicitato il contenuto del documento: non più le stringhe di soggetto, ma l’abstract, un elemento prezioso per l’utente e tipico del servizio da sempre reso da LiBeR e che, non appartenendo alla tradizione della BNI, non comparirà nello strumento elettronico cumulativo della BNI.
L’indicazione del contenuto attraverso la classificazione decimale Dewey, già presente in LiBeR, è invece irrinunciabile per la BNI, e il fascicolo sarà corredato da un indice per classe, tanto più necessario in quanto l’ordinamento delle schede, come si è detto, non seguirà la classificazione Dewey.
La bibliografia per ragazzi non rinuncia quindi alle caratteristiche che contraddistinguono tutte le serie di BNI: il rigore nell’applicazione degli standard catalografici, l’esaustività della descrizione, pur nel rispetto della peculiarità del materiale, ma in più accetta di “lavorare in comune” con altri, di convivere accanto ad altre indicazioni e ad altri scopi, per meglio svolgere un utile servizio alle tante biblioteche del settore, e assolvere il fondamentale compito di documentazione.
Il commento di LiBeR
LiBeR saluta con grande soddisfazione la collaborazione avviata con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze per la realizzazione della Bibliografia nazionale dei libri per ragazzi e la sua diffusione tramite la rivista.
Si tratta anche di un riconoscimento importante per il servizio di documentazione dei libri per ragazzi nato ormai vent’anni fa con la Biblioteca Gianni Rodari di Campi Bisenzio (attualmente attiva presso la Biblioteca di Villa Montalvo) e assicurato – con la cura di Idest – da LiBeR, da LiBeR Database e dal portale www.liberweb.it.
L’informazione bibliografica garantita da LiBeR Database ha avuto una preziosa occasione di arricchimento nei mesi passati con il passaggio in Internet (www.liberdatabase.it) – che ha consentito un ampliamento delle possibilità di ricerca, l’adeguamento a Unimarc e la piena funzionalità come fonte per la catalogazione derivata. La collaborazione con la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze per la Bibliografia nazionale dei libri per ragazzi ci offre ora un nuovo stimolo al perfezionamento delle scelte documentarie e alla tempestività dell’informazione, per garantire a tutti i nostri lettori un servizio ancora più ricco ed efficiente.
La direzione di LiBeR
(da LiBeR 73)