Mal Peet
Piemme, 2007, 266 p.
(Il battello a vapore)
€ 14,90; Età: da 10 anni
Con Il campione, uscito in Gran Bretagna nel 2003, Mal Peet, già autore e illustratore di numerosi libri per bambini, compie il suo esordio come scrittore per adolescenti e giovani adulti. Il fascino di questa storia, che lascia col fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina, deriva dalla straordinaria capacità dell’autore di scavare nei sentimenti più profondi dei protagonisti, coniugando la grande passione per il calcio con il mistero, la fantasia, e, non da ultimo, l’impegno per la difesa dell’ambiente.
Tutto ha inizio nella redazione di un giornale. Paul Faustino, il miglior cronista sportivo del Sud America, e il più grande portiere del mondo, che tutti chiamano El Gato, sono seduti uno di fronte all’altro nell’ufficio de La Nación: tra di loro, su un tavolo, troneggia la Coppa del Mondo. Uno ascolta, l’altro racconta. Racconta una storia che viene da lontano e va indietro nel tempo fino a ritrovare il ragazzino che El Gato è stato. Un ragazzino come tanti, con un sogno sulla punta dei piedi.
Un ragazzino che incontra il proprio destino nel cuore della foresta pluviale, dove vede apparire una vecchia porta da calcio e una figura sfuocata, con un pallone di cuoio sotto il braccio: il portiere.
Inizia così un intenso e duro allenamento, durante il quale il Portiere insegnerà a questo ragazzino ad ampliare i confini del suo mondo, a coltivare il dono che ha dentro di sé, immergendosi nell’atmosfera della foresta per carpirne i segreti e trarne tutti i possibili insegnamenti. Quella radura immersa nel verde diventerà una palestra per sperimentare la vita, per riconoscere e vivere in modo protetto le proprie debolezze, per capire l’importanza di coltivare dei sogni e credere in se stessi per poterli realizzare. Proprio nel momento in cui inizia a sentirsi un calciatore nel cuore e nella testa, El Gato avrà la grande occasione di lasciare il suo campo segreto per proiettarsi nel mondo. Ma, al culmine del successo, la decisione più importante: con la coppa tra le mani, il ritorno nella foresta per restituire qualcosa a quella terra che gli ha dato tanto, per sciogliere il mistero in cui è avvolta la figura del Portiere.
Un libro che parla di sogni, di grandi talenti, di grandi uomini. Un libro che parla di un calcio che è anche, e soprattutto, metafora della vita e dei suoi valori più importanti. Un libro capace di colpire in profondità il lettore e di arricchire il suo mondo interiore.
Gabriela Zucchini
(da LiBeR 77)