Sasha Sokolov; trad. di M. Crepax
Salani, 2007, p. 219
€ 14,00 ; Età: da 11 anni
Un dialogo tra due personaggi non identificati in apertura dà inizio al libro e si prolunga nelle pagine. All’inizio il lettore si chiede chi siano i due interlocutori, anche perché tra le battute dell’uno e dell’altro non c’è stacco tipografico. Ma dopo poco si rende conto di quella che è l’ossatura di tutto il libro: il protagonista è un adolescente colpito da sdoppiamento di personalità. In lui pensano e parlano a vicenda lui e l’altro, spesso in disaccordo tra loro. L’uno dei due appare più preciso, più moderato, più attaccato a un dato fisso, a un dettaglio e cerca di correggere, di frenare quello che l’altro dice, afferma, grida figurandosi che vicende, situazioni e persone siano tutti veri e concreti e non frutto del suo modo di guardare il mondo. È un “ altro” amante della natura che esalta nei suoi vari aspetti. I suoi discorsi sono frasi talvolta anche brevissime su argomenti, oggetti, sensazioni intersecati l’uno con l’altro, anche senza legami, eppure fluenti con armonia come i versi di un poema. Il luogo principale dell’azione è un gruppo di dacie presso la riva di un fiume dove a sera arrivano dalla città, in treno, i lavoratori stanchi. Di tanto in tanto ci sono pagine sulla città dove il protagonista sdoppiato vive con la madre e il padre magistrato che sopporta a stento il disturbo mentale del figlio e vende la dacia quando diventa pensionato, lasciandola però per sempre negli occhi e nel cuore del giovane. La scuola differenziata che questi frequenta è punto fermo nello svolgimento delle vicende, epicentro di odio e di amore secondo i personaggi che il protagonista frequenta. Ma c’è anche nella scuola, chiamata degli sciocchi, un personaggio, il maestro di geografia, a cui il protagonista è più che affezionato per il suo anticonformismo. Le pagine scorrono come un diario del vissuto quotidiano del ragazzo di cui non figura il nome, se non di tanto in tanto un appellativo: Alba Ninfea, nato dal riferimento a un elemento della natura, parte integrante in un complesso sogno del ragazzo sul fiume. Caratteristica essenziale è il fluire del tempo che non è il normale susseguirsi di passato, presente e futuro, ma un intrecciarsi continuo dei tre. Quello che affascina è il livello poetico dei dialoghi o soliloqui che mostrano come lo scolaro sciocco ha una ricchezza di interessi e una percezione del mondo circostante superiori a quella dei cosiddetti normali.
Carla Poesio
(da LiBeR 76)