A cura di Enzo Catarsi e Flavia Bacchetti
Edizioni del Cerro, 2006, 292 p.
(Biblioteca di Scienze della Formazione, 16)
€ 16,50 - ISBN 88-8216-180-3
La letteratura per i bambini ed i ragazzi del nostro paese ha avuto storicamente una finalità didascalica e di educazione ai buoni sentimenti.
Solo recentemente – e in particolare con la prima “rottura” di Gianni Rodari – abbiamo assistito ad una inversione di rotta, che ha portato alla produzione di storie scritte unicamente con lo scopo di divertire i ragazzi e di avvicinarli al mondo reale e alle emozioni che esso suscita. Il libro intende appunto illustrare l’opera di scrittori italiani contemporanei, che si sono ispirati a questi principi negli ultimi vent’anni, a cominciare da Bianca Pitzorno. Per tale ragione abbiamo parlato di Tusitala (colui che racconta), come viene definito Gauguin dai “selvaggi” dei mari del Sud dove si rifugia a vivere. E parecchi sono ormai i narratori “puri” che propongono letture assai stimolanti ai nostri bambini e ragazzi, alcuni dei quali vengono studiati in questo volume, a cominciare dai più noti Bianca Pitzorno, Donatella Ziliotto, Beatrice Solinas Donghi, Roberto Piumini a quelli che in questi ultimi anni hanno raggiunto una altrettanto significativa notorietà, ottenendo significativi riconoscimenti: Guido Quarzo, Giusi Quarenghi, Angela Nanetti, Angelo Petrosino, Silvana Gandolfi, Andrea Molesini, Pier Mario Fasanotti, Donatella Bindi Mondaini. L’intento è quello di far conoscere questi scrittori al vasto mondo degli insegnanti della scuola elementare e media, oltre che ai bibliotecari che ancora non li conoscessero, in maniera che possano sempre più coinvolgere i ragazzi nel “piacere della lettura”.
La recensione di LiBeR
Un manuale prezioso soprattutto per gli insegnanti e i bibliotecari che potranno conoscere diversi autori di oggi, i puri narratori, i “tusitala” della letteratura giovanile del nostro Paese.
Enzo Catarsi riconosce due rotture significative che hanno determinato la situazione attuale. Negli anni sessanta Gianni Rodari ha sviluppato temi socialmente innovativi quali la solidarietà, l’amicizia, l’impegno, la lotta per la libertà, l’amore per la pace e ha valorizzato la creatività e l’uso di una lingua stilisticamente innovativa. Negli anni ’80, Bianca Pitzorno, con la sua irriverenza e trasgressività, con l’apparizione nei suoi scritti dei tabù e l’uso originale del fantastico, ha portato una ventata nuova sulla scia rodariana. Negli anni ’90 nascono collane importanti che mettono a disposizione dei ragazzi un’offerta diversificata in grado di soddisfare gusti differenti. Sono opere che parlano del loro mondo o di altri mondi in cui i protagonisti si offrono come esempi da imitare. Ci sono libri che parlano della scuola, dei rapporti familiari, dei conflitti ragazzi-adulti, dei problemi della sessualità, dell’handicap, ma non sono trascurati i passaggi tra realtà e fantasia. L’uso poi di originali e moderni registri linguistici, molto vicini all’oralità, determina un avvicinamento di bambini e ragazzi alla lettura. Flavia Bacchetti ribadisce l’impulso innovativo dato alla letteratura giovanile negli anni ’70-’80 che interagisce con altre discipline scientifiche come la psicologia e la pedagogia, proponendosi di decifrare l’infanzia e di porsi come forza letteraria “sganciata dal solo circuito scolastico”. È una letteratura che crea emozioni e sentimenti coinvolgendo il lettore che rivive “in diretta” situazioni del proprio vissuto concreto in un processo di identificazione e rispecchiamento. Dagli anni ’90 il libro per bambini assume un aspetto dinamico perché riproduce i ritmi dei media. Inoltre, si legge presto ascoltando storie e rileggendole attraverso le illustrazioni. Oggi sono aumentate le novità che purtroppo spesso sono sinonimo di occasionalità e improvvisazione “a scapito della qualità letteraria o della scarsa attenzione psico pedagogica nella scelta dei testi da proporre al mercato”. I contenuti sono un insieme di fiabesco e di umorismo, di realismo e di paradosso, di trasgressione verbale e di suspence. I vari autori propongono un esauriente excursus biobibliografico, prezioso per chi vuol conoscere concretamente la personalità e le opere di ogni scrittore presentato. Di Bianca Pitzorno Susanna Barsotti esplora la sfera femminile, colta nel momento in cui le bambine escono dalla condizione infantile alla ricerca della propria identità. È una scrittrice che, attraverso una scrittura carica di emozioni, sa ben cogliere la realtà di oggi e quella storica, e che riserva momenti surreali nei racconti per i più piccoli. Valentina Guerrini presenta Donatella Ziliotto col suo amore per l’infanzia, fragile, emarginata, piena di paure. La dimensione magica dei suoi racconti intriga i lettori, così come la dimensione reale quando parla di guerra e di morte con una scrittura “carica di allusioni colte e di giochi di specchi”. Chiara Lepri parlando di Beatrice Solinas Donghi mette in luce le tematiche diversificate dei suoi libri dove domina un approccio particolare per la fiaba raccontata con sapienza, ironia e con un linguaggio “limpido e discreto”. Le sue protagoniste ragazzine, vissute anche in tempi lontani, spesso compiono un “viaggio” pieno di avventure, intrighi e misteri. Roberto Piumini è visto da Caterina Gatti come narratore-poeta e autore poliedrico perché pubblica anche testi teatrali, traduce opere straniere con grande finezza, riscrive le fiabe classiche, rivive grandi racconti mitologici e famosi romanzi storici.
La sua produzione spazia dal mondo dei piccoli a quello degli adolescenti con opere in cui la fantasia, l’umorismo, il surreale, si incontrano con la realtà travolgendola. Giusi Quarenghi racconta perché ama leggere, come riporta Nina Sharmahd. La lettura diventa fuga e resistenza dalla nostra società “blindata e replicante”. Uno “stile eclettico e versatile e un linguaggio semplice e diretto” caratterizzano i suoi originali libri per i piccoli e quelli per gli adolescenti in cui i lettori possono identificarsi. Francesca Lari scrive che Guido Quarzo ha una scrittura da adulto che pensa da bambino, seguendo itinerari fantastici che catturano i suoi lettori con filastrocche, parodie di fiabe tradizionali, fiabe metropolitane. Ma Quarzo narra anche tematiche forti della realtà odierna come il problema del “diverso”. Straordinaria osservatrice dell’infanzia con le sue gioie e i dolori che la crescita comporta è Silvana Gandolfi, presentata da Silvia Babbini. Una scrittura ironica e un linguaggio che sottolinea i ritmi della narrazione sono la chiave magica delle sue storie, in cui i personaggi compiono viaggi di introspezione vivendo momenti insoliti in situazioni di ordinaria quotidianità. Enrica Freschi ci parla di Angela Nanetti, di cui sottolinea l’impegno nelle narrazioni sul passaggio tra infanzia e adolescenza. Ma è soprattutto al mondo adolescenziale e a quello dei giovani adulti che si rivolge la Nanetti rappresentando realtà vissute con rabbia, rancore, ferite dell’anima, ma anche con coraggio e amore narrate con uno stile scorrevole e avvincente. Le narrazioni di Andrea Molesini si svolgono spesso in città d’acqua come Venezia e Amsterdam e, come afferma Giulia Pozzi, sono “fedeli alla parola precisa, che segna e incide”. È una produzione che oscilla tra fiaba e poesia con elementi magici presenti in tanti racconti anche quando descrive la dura realtà di un campo di concentramento. Maria Elisa Mazzanti ci presenta Pier Mario Fasanotti, giornalista affermato, autore di storie che oscillano tra il fantastico, il mistero, la memoria, l’intrigo. Sono narrazioni che creano i momenti suggestivi del sogno o sono gialli scritti con uno stile asciutto e diretto, “minuzioso nei dettagli più misteriosi”. Tania Terlizzi, nelle storie avvincenti di Donatella Bindi Mondaini, nota il linguaggio curato e ricco con frasi brevi, molti dialoghi e un “ritmo serrato” delle vicende vere di oggi e di ieri con protagonisti ragazzi che trovano appoggio in figure positive di adulti, che li incoraggiano a superare le difficoltà. Angelo Petrosino, presentato da Paola Cavazzoni, è un “maestro prima di essere uno scrittore” che sa parlare ai bambini e agli adolescenti perché quotidianamente è a loro vicino. I suoi personaggi, famosa è Valentina, si esprimono in forma diaristica, semplice e scorrevole, descrivendo i loro rapporti con il mondo che li circonda.
Maria Letizia Meacci
(da LiBeR 71)