Racconto ripubblicato in forma di albo illustrato in omaggio a Renata Viganò, scrittrice e partigiana bolognese
Seconda guerra mondiale, periodo della lotta di liberazione partigiana: mamma chiama a gran voce la figlia Eloisa che sta giocando all’aria aperta sull’aia della casa di campagna in cui sono sfollate. Seduto al tavolo di cucina un uomo che porge alla bambina un regalo da parte del babbo. È una bambola! Eloisa nota subito che è assai sbiadita e vecchia, forse rimasta invenduta in una piccola bottega di paese. La mamma prende in braccio la bambina e le spiega, senza perdersi in preamboli, che quella bambola è l’ideale per nasconderci dentro dei fogli ciclostilati che inneggiano e incoraggiano alla lotta armata contro i fascisti e i soldati tedeschi; che il babbo vuole siano recapitati a gruppi di partigiani nascosti nelle campagne. Eloisa e la mamma si preparano per una lunga passeggiata segreta verso gli acquitrini e i canneti della pianura circostante dove si nascondono i partigiani, divenendo esse stesse “staffette” della Resistenza, a rischio della propria vita.
Il racconto di Renata Viganò – attiva nelle fila della Resistenza dopo l’8 settembre 1943, nella zona delle Valli di Comacchio col nome di battaglia “Contessa”, scrittrice già nota per il suo romanzo, L’Agnese va a morire (Einaudi, 1949) – fu pubblicato per la prima volta nel 1960, sul n. 9 de Il Pioniere, giornalino rivolto ai più piccoli, edito dall’Associazione Pionieri d’Italia e diretto da Gianni Rodari.
Grazie a un’idea di Dafne Carletti, Sofia Fiore, Margherita Occhilupo, Marta Selleri, Elena Sofia Tarozzi, studentesse dell’Università di Bologna autodenominatesi “Brigata Viganò”, con Tiziana Roversi, coordinatrice del gruppo di lavoro e il contributo scientifico di Antonio Faeti, ora quello stesso racconto torna nelle mani dei ragazzi in forma di albo illustrato, con le figure di Viola Niccolai che illustra anche l’interno della sovraccoperta, che aperta, diventa una mappa di Bologna e aiuta i ragazzi a riconoscere alcuni luoghi simbolici della guerra partigiana a Bologna, come il Sacrario e il monumento di porta Lame, e a orientarsi sulle tracce di Renata Viganò in città: la sua casa, il liceo, il giardino e l’asilo nido che portano il suo nome. A completare il volume una breve biografia illustrata dell’autrice, un’ipotetica intervista ai protagonisti della storia che delineano più puntualmente il periodo storico della loro vicenda e una postfazione della Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna, Simonetta Saliera, che ricorda l’importanza della Resistenza e del percorso che ha dato vita alla Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore giusto 70 anni fa, il primo gennaio 1948.
Claudio Anasarchi.
La bambola brutta : storia di Eloisa partigiana / Renata Viganò ; illustrazioni di Viola Niccolai
Brigata Viganò, 2017
48 p. : ill., foto ; 26 cm
Informazioni:
Brigata Viganò
Studentesse dell’Università di Bologna
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