Philip Ridley; trad. di M. Bartocci
Mondadori, 2007, p. 355
€ 12,00; Età: 10-12 anni
Zip e il carrello magico è un bel romanzo, ma anche un po’ un fumetto e ha il ritmo veloce di un videoclip. È una storia un po’ triste e un po’ allegra: parla di dolori passati che rendono difficile il presente, ma anche di coraggio, amicizia e lealtà. È una storia in bilico tra reale e fantastico, dove la magia si insinua nel quotidiano più quotidiano per restituire gioia e allegria alle vite dei personaggi.
È una fiaba moderna con un perfido antagonista e una banda di incredibili aiutanti. Infine c’è un carrello – quattro ruote e un cestello d’acciaio – infelice inquilino di un centro commerciale. E c’è Philip Ridley, classe 1960, londinese dell’East End, abile incantatore e narratore di storie.
Dal cuore della foresta a New Town, da una capanna e da una vita en plein air a un appartamento in Via Nome in Fase di Definizione dove, se ti perdi, non sai più ritrovare la tua casa, uguale a tutte le altre, dove gli alberi hanno lo stesso numero di rami e l’erba è finta e tutto è di plastica, beh, è terrificante. Anzi di più, è drammatico. Ma Zip cerca di farcela a sopportare tutto questo: per la mamma, per il fratellino, per il dolore grande che porta cucito dentro.
Ma se tutto è “plastificato” a New Town, Zip e i suoi nuovi amici, Nabil e Memphis, sono vivi, sono veri, hanno un cuore grande e sentimenti per tutti. Tre ragazzi che non potrebbero essere più diversi, una piccola banda con una missione da compiere: non salvare una principessa dal drago, bensì un carrello parlante dalla perfidia di Krick, la guardia del supermercato. Una vera impresa con fughe, rischi e tanta tanta paura. Inutile dire che il lieto fine è assicurato e che Philip Ridley riesce a regalare pagine indimenticabili di suspense, ironia e magia, soprattutto quando fa scendere la neve, quella vera, su New Town e la città acquista un’improvvisa bellezza, illuminata dal bagliore dei fiocchi che riescono a darle, finalmente, un volto splendidamente umano.
Paola Bertolino
(da LiBeR 75)