Ombre sulla sabbia
Aidan Chambers; trad. di B. Masini
Rizzoli, 2016, 155 p.
€ 15,00 ; Età: da 13 anni
Spesso dobbiamo fuggire per capire chi siamo e che cosa vogliamo diventare. E solo da lontano riusciamo a vedere quello che ci siamo lasciati alle spalle, il valore degli affetti più profondi, il richiamo della terra in cui affondano le nostre radici.
La prima ad andarsene da Marle, piccola isola di appena 200 abitanti immersa nella nebbia e nel silenzio di una natura battuta dal vento e dall’acqua, è Susan. Con Kevin, l’amico di sempre, ha condiviso tutto: le lunghe notti sulla spiaggia nel silenzio del villaggio addormentato, le corse giù dalle dune di sabbia che abbracciano l’isola, le divertenti e impari lotte sul bagnasciuga.
Quando Susan svela la sua intenzione di lasciare Marle, Kevin si sente abbandonato come un piccolo Crusoe sulla sua isola: impossibile pensare a Marle senza Susan, impossibile non condividere il suo stesso desiderio di fuga, ma impossibile anche lasciare il piccolo cantiere di costruzioni di barche del nonno, dove Kevin lavora. Perché lui ama costruire barche, ama il profumo del legno e le creazioni che escono dalle sue mani, ama la compagnia del nonno. Il malessere per l’abbandono di Susan fa nascere in lui una rabbia a lungo soffocata, un dolore sottile, una solitudine incolmabile. E anche lui dovrà partire, per vedere il mondo al di fuori di Marle, per confessare a Susan quello che non ha mai osato confessare nemmeno a se stesso, per capire alla fine per che cosa vuole davvero lottare.
Un romanzo che lascia sulla pelle l’odore del mare, il richiamo delle proprie radici, l’atmosfera degli affetti “per sempre” che nascono da un vissuto comune che segna come un imprinting la nostra storia.
Ultimo tra i libri di Chambers pubblicati in Italia, Ombre sulla sabbia è in realtà il primo romanzo dell’autore, scritto nel 1968 per conquistare alla lettura una classe di lettori riluttanti di 15 anni. E da questi giovani Chambers trasse ispirazione per creare quella storia che essi avrebbero voluto leggere, una storia che dimostrasse che la loro vita era tutt’altro che noiosa, era unica e straordinaria. Una storia i cui ingredienti rappresentano un esempio efficace da cui partire per seminare letture e crescere lettori.
Gabriela Zucchini
(da LiBeR 110)