Julia Donaldson; ill. di M. Fuzellier; trad. di Floriana Pagano
Einaudi ragazzi, 2007, p. 177
(Storie e Rime)
€ 10,00; Età: da 8 anni
Una pianta di fagiolo altissima è il ponte tra il mondo dei giganti e quello dei minuscoli lilligoti, avventura che riporta alla memoria due familiari racconti Il viaggio di Gulliver e Il fagiolo magico. Julia Dolnaldson con il suo libro I giganti e i Jones intreccia con ritmo coinvolgente i due pilastri della letteratura per ragazzi, riuscendo con successo a cucire uno strappo generazionale, che permette ai piccoli lettori di gustare una nuova storia, impregnata di colori antichi e cari ai propri genitori. L’incontro tra il mondo gigantesco abitato da enormi omoni e il paesino dei piccini gnometti, profuma di un odore lontano che trasporta a ricercare l’origine del mondo. Scivolare giù, con la gigante Jumbelia per scoprire il paese dei Lilligoti, conduce a rispolverare le antiche leggende, che parlano dei giganti come forza creatrice della natura e dei piccoli omini che sono i suoi spiriti protettori. Chiave importante, che apre un varco verso la mitologia germanica, dove si racconta che il mondo ha origine dall’uccisione del gigante Ymir da parte d’Odino, e dalle sue carni si generarono gli gnomi che sono, il cielo, il mare, le terre e le montagne. La scrittrice con il suo libro vuole raccontare una storia importante, quella dell’incontro tra il mondo dei grandi e quello dei piccoli, così piccoli che si tengono nelle mani, ma se le mani sono del pestifero fratello della gigante Jumbelia, i minuscoli Lilligoti devono lottare per non morire affogati nel lavandino o punti da un’ape enorme, imprigionata in un barattolo di confettura o ancora gettati nell’abisso che separa i due mondi. I richiami all’antica fiaba sono ridisegnati da Julia Donaldson con vivace creatività, dando vita a un incontro tra due realtà apparentemente diverse dalle dimensioni ma simili nei destini. Il gioco dello specchio permette ai minuscoli Jones e ai giganti di vivere un’esperienza profonda, che segna le loro esistenze con sentimenti intensi e così dona un lieto finale, che regala al vecchio Trog una graziosa compagna lanosa e ai ragazzi piccoli e grandi la gioia di avere dei fratelli con cui condividere la vita.
Lara Rocchetta
(da LiBeR 75)