Un dibattito promosso da LiBeR
“Serialità” è un concetto intorno al quale molto si discute a proposito delle sorti della letteratura per ragazzi. Esso affonda le sue radici nella tradizione della letteratura popolare, con particolare riferimento al feuilleton o “romanzo d’appendice”, che ha contribuito alla storia letteraria fin dalla prima metà dell’Ottocento, promuovendo alcuni punti di forza che ritroviamo – attualizzati – nella letteratura per l’infanzia contemporanea, come la forza dei personaggi, che si evolvono con il procedere di storie caratterizzate da una forte aderenza al reale, o la proposta di immagini non stereotipate dei rapporti adulto-bambino.
La grande stagione dell’editoria per ragazzi in Italia, dalla metà degli anni ’80 del secolo scorso, è stata caratterizzata anche da un altro aspetto della serialità, rappresentato dalla forza delle collane, che hanno assunto il valore di punti di riferimento primari per le scelte di lettura dei ragazzi, grazie a precisi contenuti editoriali e identità ben connotate. Ma le collane così intese hanno mostrato negli ultimi anni segni di “declino”, diminuendo il loro ruolo e il peso nel panorama delle recenti proposte editoriali.
L’editoria per ragazzi cerca sempre più spesso di proporsi come un’editoria di evento, che punta al bestseller e al libro “fuori dai ranghi”, meglio se cross-over e connotato da elementi di serialità capaci di mettere in campo nuovi fattori di attrazione e fidelizzazione dei lettori. Vi sono stati molti prodotti seriali di “buon artigianato”, che hanno avvicinato molti ragazzi alla lettura, ma anche una frequente “caduta” nella ripetitività di format e modelli, personaggi e situazioni, spinta dall’esigenza di far fronte a un’elevata produzione editoriale orientata all’intrattenimento.
La serialità si manifesta, dunque, fra luci e ombre. Ecco perché LiBeR ha ritenuto opportuno promuovere un dibattito sul tema, reso possibile e particolarmente intenso grazie alla convinta adesione di due autori, Pierdomenico Baccalario e Antonio Ferrara, che si collocano su posizioni opposte, coerentemente sostenute nei loro interventi, pubblicati sul numero 95 di LiBeR con le illustrazioni di Alberto Rebori.
Un dibattito che, ci auguriamo, possa stimolare altri interventi. Per questo gli interventi sulla serialità sono da questo momento disponibili anche nel portale:
“Dalla parte di Harry” di Pierdomenico Baccalario
Affezione dei lettori, alte percentuali di vendita e di prestito: perché, allora, tante posizioni sfavorevoli riguardo alle opere in serie?
“Unici e assoluti” di Antonio Ferrara
Le storie che appassionano scrittori e lettori sono imprevedibili, originali, si compongono di parole “fumanti”: niente a che vedere con le storie in serie
Galleria di illustrazioni di Alberto Rebori
Gli altri contributi al dibattito
Un dibattito che, ci auguriamo, possa stimolare altri interventi e che svilupperemo sulla rivista e nel portale. Chi vuole contribuire può farlo scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.