Abbiamo cercato fra i testi di saggistica quello che suggeriscono gli esperti sul tema della lettura dei più piccoli e ne abbiamo tratte alcune puntualizzazioni sul rapporto tra prima infanzia e letteratura.
A cura di Barbara Confortini (Biblioteca Gianni Rodari, Campi Bisenzio)
Marcello Bernardi. Il nuovo bambino, Milano, Rizzoli-Milano Libri, 1997
Per essere in armonia con se stesso il vostro bambino ha bisogno di due cose: essere aiutato a risolvere i suoi problemi, ma soprattutto essere libero di risolvere i suoi problemi. Vediamo quindi che cosa significa in concreto questo atteggiamento di "non-intervento" ... prendiamo l'esempio della lettura … quando si deve insegnare a leggere a un bimbo? Prima della scuola elementare? O è meglio che impari a scuola? E se … prima, a che età si deve incominciare? A quattro anni? O a cinque? Ebbene, la risposta a tutti questi interrogativi vi sorprenderà per la sua assoluta semplicità: al bambino non si deve insegnare a leggere mai. Egli impara da solo. E se lo si lascia fare, impara molto prima di quanto non possiamo prevedere (p. 470-472).
Marcello Bernardi; Alberto Ugazio; Bruno Munari con Luciana Omicini. Il tuo bambino diventa grande, Milano, Sperling & Kupfer, 1994, p. 222-226
I miei pre-libri ... così li ho chiamati, vengono prima dei libri veri e propri. Sono quadrati di otto-dieci centimetri di lato, si guardano al diritto e dal rovescio, indifferentemente. Non si può ossessionare un bambino di due-tre anni dicendogli che ha aperto il libro in modo sbagliato … sono pagine di panno, di legno, di pelliccia, di plastica trasparente, di cartoncino, di legno ... il panno morbido solletica il tatto, la plastica fredda il senso termico. Il legno che batte con un'altra pagina stimola l'udito. È il libro delle sorprese, che una mamma può lasciare lì, a portata di mano del suo bambino. Quando ne ha voglia, il piccolo lo prende e lo apre. Ho osservato dei bambini che l'hanno visto, l'hanno appena sfogliato e poi se ne sono andati. Dopo un po' sono tornati ed hanno curiosato a lungo, appoggiandosi alle guance la pagina di plastica per sentire il freddo, tirando con le manine i fili e i ciuffetti di pelo, infilando le dita nei buchi... (p. 222-226).
Silvia Blezza Pincherle. Leggere nelle scuola materna, Brescia, La Scuola, 1996
L'educare alla lettura nella scuola materna, secondo l'approccio motivazionale, richiede lo svolgimento di attività con i libri ... Inoltre i bambini identificandosi con i vari personaggi imparano gradualmente a conoscere se stessi ... e ad acquisire una sempre maggior consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri sentimenti. Il bambino dai 3 ai 5 anni prova stati affettivi molto accentuati. ... Tra tutte le emozioni e i sentimenti veri e complessi ... un posto particolare è occupato dalla paura ... Le storie di paura sono inoltre iniziatrici, perché fanno provare in qualche modo la vita ... Nel passato tale funzione è stata svolta soprattutto dalle fiabe popolari ... Oggi invece la letteratura contemporanea per ragazzi affronta la tematica della paura, ma la smitizza, ricorrendo alla categoria del comico e dell'umorismo … Si evoca l'orrore per negarlo all'istante ... ricorrendo alla tecnica del ribaltamento, o rovesciamento paradossale, la quale, come aveva mirabilmente dimostrato Rodari, riesce a produrre esilaranti effetti comici (p. 13, 27).
Roberta Cardarello. Libri e bambini. La prima formazione del lettore, Scandicci, La Nuova Italia, 1995
Se la costruzione di un buon rapporto con la lettura può essere coltivata anche molto precocemente, ciò avviene anche per merito di incontri felici e riusciti con i libri ... I generi cui si continua a pensare come rivolti alla prima infanzia si riducono di fatto alla fiaba e alla favola ... È opportuno invece fare una esplorazione nell'universo dei libri e dei testi per bambini, che oggi è molto più articolato che in passato ... ed impone considerazioni diverse da quelle riservate a fiaba classica e favola, soprattutto perché costituisce una diversa esperienza di lettura e quindi un modo diverso di avviare i bambini a diventare lettori. ... Un posto di rilievo occupano i libri-gioco, tipologia di oggetti di "confine", da manipolare, toccare, esplorare ... hanno spesso una natura duplice: non sono oggetti formalmente confezionati come libri ma spesso contengono anche scritti e brevi storielle ... avviano alla lettura, incoraggiano il transito da un'attività manipolatoria a quella di ispezione visiva delle figure ... (p. 53, 56, 60).
Enzo Catarsi. Leggere le figure. Il libro nell'asilo nido e nella scuola dell'infanzia, Tirrenia, Edizioni del Cerro, 1999
L'utilizzazione precoce dei libri illustrati aiuta e stimola i bambini ad estrarre significati di un testo attraverso l'ascolto del linguaggio scritto e l'analisi percettiva di quello iconico ... La lettura delle immagini e l'ascolto della lettura ad alta voce da parte dell'adulto costituisce quindi un'esperienza fondamentale ai fini del successivo apprendimento della strumentalità, ma anche per sviluppare il "piacere di leggere". Nel guardare più da vicino la produzione esistente nel nostro paese non possiamo non iniziare con i libri di figure che oggi sono disponibili in vari materiali e forme, tanto da presentarsi ormai come giocattoli e più precisamente come libri-gioco. I libri di figure per i piccolissimi riproducono elementi del reale, che il bambino è in grado di riconoscere ... ricerche hanno evidenziato che il bambino anche piccolo (18 mesi) trae un rinforzo delle conoscenze da questa riproposizione figurativa delle esperienze familiari ... L'importante è che le figure siano chiare, complete e semplificate (p. 11-12, 103-104).
Enzo Catarsi. Lettura e narrazione nell'asilo nido, Azzano San Paolo, Edizioni Junior, 200
Il libro è uno strumento essenziale per sollecitare la curiosità, la comprensione verbale, l'analisi percettiva, la ricostruzione dei fatti, la produzione verbale: competenze squisitamente cognitive, fondamentali per un completo e ricco sviluppo. Proprio per questo l'uso del libro in famiglia e soprattutto al nido e alla scuola dell'infanzia è uno strumento fondamentale ... Allo stesso modo risulta evidente la primaria importanza delle illustrazioni, che possono mettere anche il bambino piccolo in condizioni di "leggere" personalmente una storia ... L'illustrazione ... per la sua originalità espressiva fornisce al bambino molti stimoli che non vengono percepiti completamente ad una prima lettura. L'artista lancia diversi segnali di "senso" ... facendo intuire e intravedere azioni sottese, personaggi nascosti, realtà velate. I bambini, anche quelli più piccoli, che intuiscono queste "dimensioni nascoste" mettono spontaneamente in atto un'intensa attività esplorativa, fatta di letture e riletture ... (p. 8-11).
Roberto Denti. Lasciamoli leggere. Il piacere e l'interesse per la lettura nei bambini e nei ragazzi, Torino, Einaudi, 1999
Leggere è un'azione che quando si è diventati adulti si compie da soli. Quando si è bambini, invece, rappresenta un'azione collettiva, qualcuno (l'adulto) legge e qualcun altro (il bambino) ascolta. Ma in quale momento avviene il passaggio? La capacità di comprensione del bambino comincia a svilupparsi già prima di ascoltare qualcuno leggere, non solo dalla parola parlata. Ma dal gesto, dall'espressione del volto ... (p. 5).
A. Eisenberg; H.E. Murkoff; S.E. Hathaway. Da 0 a 365 giorni, Milano, Sonzogno, 1994
"Vorrei che mio figlio sviluppasse velocemente un interesse per la lettura. È troppo presto per incominciare a leggergli qualcosa?". Alcuni esperti sottolineano l'importanza di incominciare ... addirittura durante la gravidanza e quasi tutti lo consigliano già dai primi giorni di vita. Ma è a partire da quest'età che il bambino può incominciare a prendere parte attiva alla lettura: magari all'inizio solo mordicchiando gli angoli dei libri, ma poi passando a osservare le illustrazioni e ad ascoltare il ritmo cadenzato delle parole e il loro suono. I libri migliori sono quelli con le pagine di cartone spesso e dagli angoli arrotondati e anche la spirale (che permette di aprire meglio le pagine) ... I libri impermeabili di plastica sono divertenti per rendere ancora più interessante il bagnetto ... Testi semplici e preferibilmente in rima ... Leggendo a un bambino sono molto importanti il tono, le pause e le inflessioni ... (p. 247).
Enciclopedia di puericultura, Milano, Garzanti, 1997
I libri sono uno strumento di apprendimento, di stimolo dell'immaginazione, di liberazione delle fantasie inconsce indispensabile per lo sviluppo cognitivo e psicologico del bambino. Il libro infatti ha il duplice valore, da un lato di arricchire il linguaggio dei piccoli, di offrire nuove conoscenze e di stimolare la futura passione per la lettura, dall'altro di creare un prezioso momento di incontro tra i genitori e il bambino ... In realtà già a partire dal 18° mese il bambino è felice di ascoltare la voce della mamma che commenta le figure dei primi libretti illustrati ... (p. 244-245).
Michnick Golinkoff; Hirsh-Pasek. Il bambino impara a parlare, Milano, Cortina, 2001
La lettura di libri illustrati è una fonte di parole nuove. Uno dei modi in cui i genitori aiutano i loro figli a imparare i nomi è leggendo loro dei libri. Il fatto stesso che ... sappia di dover girare le pagine e cercare le immagini del libro prepara il terreno per le future abilità di lettura ... Esiste un rapporto fra ciò che i bambini apprendono sulle parole nei primissimi anni di vita e il successivo rendimento scolastico (p. 166-167, 178-181).
Lucia Lumbelli (curatrice). Incoraggiare a leggere. Intenzione e comportamento verbale degli insegnanti, Scandicci, La Nuova Italia, 1988
La lettura del libro al bambino e il suo coinvolgimento in esso è uno strumento utile, potente ed "economico" per motivare positivamente il bambino e fargli conoscere il senso del leggere nei primi anni ... Oggi l'approccio alla lettura e alla scrittura è considerato in modo più articolato e complesso delle semplici abilità tecniche necessarie a decodificare le parole e le frasi: la capacità di leggere è il punto d'arrivo di un lungo processo di simbolizzazione che dal disegno alla lettura del disegno perviene alla lettura vera e propria: il mondo simbolico del bambino nei suoi contenuti e nel modo di esprimerli è visto dunque come un continuum che dal gioco e dal disegno giunge, attraverso l'analisi del disegno proprio e altrui, alla maggior astrazione della lettura della parola scritta ... Ecco dunque giustificata l'esigenza dell'uso del libro illustrato ... (p. 39, 71).
Penelope Leach. Il bambino dalla nascita ai 6 anni, Milano, Mondadori, 1992
Mostrategli un libro pieno di illustrazioni. Illustrazioni grandi e chiare di bambini e … persone adulte impegnate nelle azioni più familiari cattureranno tutta la sua attenzione: "guarda, il papà mentre sta lavando i piatti ... hai visto che bei bicchieri?" ... calcate il tono ... Usate molti gesti ed espressioni ... I libri diventeranno fondamentali per l'educazione del bambino ... Ascoltare quando qualcuno gli legge un libro è un piacere durevole per ogni bambino. Fatelo lentamente; imparate a modificare le parole difficili o a dare spiegazioni mano a mano che leggete ... Se vostro figlio non ha ancora la tessera della biblioteca comunale, procurategliela. Ha bisogno di vedere libri diversi ogni settimana, così come per lui è importante avere a disposizione anche quelli "vecchi" preferiti ... (p. 265, 368).
Leggere prima di leggere. Infanzia e cultura scritta, Atti delle giornate di studio IRPA: Bologna, 8-9 aprile 1988
L'uso dei libri con bambini piccolissimi, prima dei tre anni, può forse far sorridere o suggerire desideri di precocismo, di stimolazioni intensive per ottenere prestazioni dai piccoli ... La nostra proposta del libro al nido si pone … in una prospettiva diversa: come creare nel bambino interesse e motivazione per la rappresentazione simbolica (figure e storie figurate) e per la ricostruzione di una storia? Come fargli amare fin dall'inizio l'oggetto che aprendosi può sollecitare sogni, emozioni, scoperte all'interno di un rapporto gratificante con l'adulto ... ? … Come creare un primo approccio positivo a questo oggetto culturale? ... Non ci soffermeremo pertanto qui sulle strategie di lettura volte a verificare poi la comprensione e a incoraggiare la ricostruzione puntuale della storia da parte del bambino, bensì su un approccio più complessivo per l'introduzione del libro nell'asilo nido ... Proponiamo quindi il libro come un'occasione complessiva di creare situazioni piacevoli, di sollecitare motivazioni, di affinare competenze in una visione globale in cui aspetti emozionali e cognitivi sono strettamente intricati come è peculiare di questa età ... (p. 17-18).
Daniel Pennac. Come un romanzo, Milano, Feltrinelli, 1992
Si è addormentato sul libro. All'improvviso la finestra gli è apparsa spalancata su qualcosa di indesiderabile, e da lì è volato via, per sfuggire al libro ... Siamo giusti: non abbiamo pensato subito di imporgli la lettura come un dovere. All'inizio abbiamo pensato solo al suo piacere. I suoi primi anni ci hanno messo in uno stato di grazia ... Eravamo il suo romanziere, il narratore unico grazie al quale ogni sera lui si infilava nel pigiama del sogno prima di scomparire sotto le lenzuola della notte ... Ricordatevi di quell'intimità così ineguagliabile. Come ci piaceva spaventarlo per il puro piacere di consolarlo! ... Questa era la coppia che formavamo allora, lui, il lettore, così astuto, e noi, il libro, così semplice! ... E abbiamo meravigliosamente stimolato il suo appetito di lettore. Al punto ... che aveva fretta di imparare a leggere! ... Ed ora eccolo adolescente, chiuso nella sua stanza, di fronte ad un libro che non legge (p. 11, 13-14, 16).
Silvana Quattrocchi Montanaro. Comprendere il bambino, Ripatransone, Sestante, 1993
I libri possono essere un grande aiuto se sono scelti bene. Dobbiamo controllare che presentino la realtà perché a questa età (12-36 mesi) i bambini stanno cercando di assorbire il loro ambiente e di capire la vita che si svolge intorno a loro ... Perché abbiamo bisogno di presentare animali che vivono e si comportano come esseri umani? Così facendo non soltanto confondiamo i bambini ma provochiamo distorsioni nella loro capacità di osservazione ... I libri invece possono servire a chiarire e a verificare tutto quello che è già stato imparato e possono aggiungere altre informazioni preparando i bambini alle esperienze future presentandole in modo vero ... La fantasia viene più tardi, quando la realtà è stata sperimentata ed assorbita ... I primi tre anni di vita i bambini hanno una forte spinta interiore all'acquisizione del linguaggio, come l'avevano per il movimento, e desiderano essere presi sul serio (p. 128).
Nicky Solomon. I bambini e la lettura. Guida per genitori e insegnanti, Roma, Armando, 1997
Leggendo frequentemente e regolarmente ai propri figli quando sono ancora molto piccoli li si aiuta a imparare molte cose che riguardano i libri, le storie, la lettura e la vita. ... Usando il termine lettura si intende piuttosto ricerca di significato ... Con il libro giusto si può subito attirare l'interesse del bambino, specialmente se mostrate il vostro entusiasmo ... Alcune storie possono aiutare i bambini a capirsi e a conoscersi meglio riconoscendo i loro pensieri, le paure e le emozioni. ... Di solito i bambini molto piccoli gradiscono … i libri tematici. Inoltre amano i libri in cui ci sono l'alfabeto, i colori e i numeri e che hanno immagini grandi e colorate ... che parlano degli eventi della vita quotidiana, come fare il bagno, mangiare e vestirsi. Amano i libri che incoraggiano a far rumore, specialmente quelli che li incoraggiano a fare il verso di un particolare animale (p. 32-38).
Deborah Steiner. Da 1 a 2 anni, Como, RED, 1993
Verso la fine del primo anno, quando il bambino comincia a strutturarsi come persona a se stante, lentamente emergono suoni più complessi che, simili a parole, cercano di imitare quelli pronunciati dalla madre. ... Sedersi con calma, sfogliando assieme al bambino un libro di illustrazioni, magari prima di coricarsi, è uno dei modi migliori per aiutarlo a comprendere le parole, arricchendo nel contenuto la sua esperienza. All'inizio il bambino si divertirà ad ascoltare la madre o il padre che gli descrivono le immagini e si sentirà incoraggiato a ripetere le parole da solo ... (p. 18-22).
Judith Trowell. Comprendere il vostro bambino. Da 3 a 4 anni, Como, RED, 1992
I bambini amano che qualcuno legga loro delle storie. Pian piano imparano a farlo da soli. A seconda del contenuto i libri possano essere educativi, stimolare l'attenzione, la creatività o la fantasia. La parola letta incoraggia i bambini a sviluppare la propria immaginazione per ricreare luoghi, personaggi, rumori, scene ed odori e questa capacità è un patrimonio prezioso. Anche la radio e le cassette registrate stimolano i bambini in questo senso; mancano però di quell'importante intimità che nasce quando la storia viene letta al bambino da una persona che egli ama e che si siede accanto a lui (p. 60-61).
Nicholas Tucker. Il bambino e il libro. Una esplorazione psicologica e letteraria, Roma, Armando, 1996
E' ormai luogo comune della psicologia evolutiva che persino i bambini piccolissimi possono impegnarsi attivamente a recepire il proprio ambiente tramite un continuo processo di assimilazione e di adattamento alle nuove esperienze ... Talvolta anche i libri di figure possono cominciare a fare la loro parte in questo tipo di esplorazione ... Se i bambini al di sotto di un anno sembrano gradire alcuni libri di figure non è perché riconoscono ciò che tentano di rappresentare ma è ... il particolare contesto in cui si ritrovano ad osservare il libro - rannicchiati nel grembo materno di fronte a delle figure particolarmente belle per i colori brillanti e le forme interessanti (p. 29, 52, 53, 72).
Rita Valentino Merletti. Leggere ad alta voce, Milano, Mondadori, 1999
Quando l’immagine di un adulto che legge a un bambino scende dalla mente al cuore, scatena un flusso di ricordi inarrestabili e porta in superficie una ricchezza che non sapevamo di possedere … quell’immagine ci dice che siamo stati amati, che qualcuno ci ha voluto bene abbastanza da condividere con noi emozioni e sensazioni … ci ha regalato … la gioia di perderci in un libro …
Quell’immagine … racchiude in sé un’altra straordinaria capacità che non sapevamo di possedere: la capacità del narrare. Il modo di leggere che proponiamo … ha a che fare con una dimensione più intima e familiare della lettura e col tipo di atteggiamento che ad esso si accompagna …Perché non vada perduto un patrimonio che ha arricchito la vita di molti, e che è attualmente minacciato da abitudini più frettolose, dall’invadenza di altre forme di divertimento e apprendimento, dalla tentazione di offrire ai nostri figli attività di più immediata gratificazione ...
La passione per la lettura inizia dunque tra le mura domestiche … E’ bene sottolineare a questo punto che una precoce esposizione alla lettura non ha niente a che vedere con un precoce e inopportuno tentativo di insegnare a leggere al bambino … La lettura ad alta voce crea una piacevole abitudine all’ascolto e dilata quei tempi di attenzione che oggigiorno sono decurtati dai ritmi incalzanti e fisiologicamente scorretti imposti dalla televisione (p. 9-11).
Gli esperti concordano tutti: si incomincia a leggere ad alta voce ai bambini ancora prima che nascano … perché non è mai troppo presto per creare nel genitore, l’abitudine, la necessità a farlo … perché il genitore cominci a trovare dentro di sé la “voce”giusta per farlo. La voce più spontanea, più rassicurante, più calma che riesca a individuare. Quella più sincera … è importante inserire assai presto la presenza del libro e lasciare che il bambino se ne appropri con il metodo di conoscenza che gli è più congeniale: quello fisico. La conoscenza fisica del libro, accompagnata da una voce rassicurante che racconta, farà si che esso diventi fin dall’inizio un oggetto con cui il bambino stabilisce un rapporto affettivo, e a cui ritornerà …con quel senso di calore e sicurezza che gli davano le braccia della mamma.
E’ opinione piuttosto diffusa che nel momento in cui il bambino impara a leggere per conto suo, la lettura ad alta voce non ha più ragione di essere. Ovviamente non è così … per conservare e anzi intensificare il legame affettivo che questa esperienza porta con sé (p. 33-42).
Rita Valentino Merletti. Libri e lettura. Da 0 a 6 anni, Milano, Mondadori, 2001
Parlare di lettura per bambini sotto ai 3 anni può sembrare azzardato, anche se da più di un quarto di secolo nel mondo si producono libri rivolti a questa fascia di età ... i lattanti incominciano a leggere molto prima di saper prendere un libro ... leggono i nomi e le voci; leggono i ritmi di una filastrocca ... leggono le emozioni che si accompagnano alle voci che cantano o che raccontano. Intorno ai 6 mesi è già possibile raccontare una piccolissima storia, specie se la si collega a un oggetto (un pupazzo, un peluche); i libri adatti a questa fascia di età sono quelli da "leggere con il corpo", fatti di materiali morbidi e manipolabili ... Fino a un anno d'età lo sforzo … dell'adulto dovrebbe essere quello di immergere il bambino in un vero e proprio mare di suoni e di parole ... col tempo impara a maneggiare il libro, a girare le pagine … a notare che c'è un verso giusto per osservare le immagini … (p. 14, 28-29).