Si sa che per “giallo” intendiamo un canone entro il quale giocano contaminazioni stilistiche in una ricca varietà di strutture e sottogeneri possibili fra poliziesco, legal thriller, noir, spionaggio; con ambientazioni, tematiche esistenziali e psicologiche di ogni tipo. Non fa eccezione il giallo per i ragazzi, nel quale almeno due regole del canone sono sempre garantite: il lettore stesso deve sentirsi ingaggiato, a fianco del protagonista-investigatore, nel portare alla luce dinamiche e motivazioni di un crimine; entrambi arriveranno infine a una ricostruzione logica e sensata di quello che si presentava come un evento inspiegabile.
La stravagante casa dai vetri verdi del titolo è protagonista assoluta di questo giallo, che ha un saldo riferimento nel più classico fra i modelli del genere, l’enigma della camera chiusa. È una vecchia dimora costruita in cima a una ripida collina, un tempo appartenuta a contrabbandieri e ora albergo gestito da una tranquilla famiglia il cui figlio, Milo, si sta predisponendo a rilassarsi per le tanto attese vacanze natalizie. Qui si incrociano i destini di enigmatici avventori fra loro apparentemente estranei, che nel giro di poche ore si presentano uno dopo l’altro alla porta. Nessun omicidio, solo la misteriosa apparizione di oggetti, subito occultati e contesi, che hanno a che fare con l’architettura stessa dell’edificio e il suo passato.
Insieme all’amica Meddy, figlia della cuoca, Milo indaga sui nuovi arrivati svelando una fitta trama di oscuri legami che ognuno degli ospiti tenta di dissimulare. I ragazzi si calano in un vero gioco di ruolo (“Nel gioco, tu sei il tuo personaggio”, spiega Meddy al compagno di investigazioni), sdoppiando le loro identità in quelle di due detective fra loro complementari per metodo, fra logica assoluta e pura immaginazione.
Molto simile al loro modo di procedere è l’identità letteraria di questo giallo atipico e immersivo, che avanza per inferenze rigorose e salti logici, fra svolte narrative e virate stilistiche imprevedibili. In un finale, iperbolico negli intrecci, in cui lo stesso patto narrativo con il lettore viene audacemente (e sapientemente) portato al limite e messo in gioco.
Fausto Boccati (da LiBeR 142)
La casa dai vetri verdi
Kate Milford; trad. di A. Casella
Salani, 2024, 448 p.
€ 18,00 ; Età: da 12 anni