158 pagine di amore e altre storie, questa potrebbe essere una sintesi (molto) parziale di Una canzone stonata scritto dalla norvegese Ingrid Ovedie Volden e tradotto da Lucia Barni per Beisler. Le vicende vengono presentate attraverso le voci, alternate, di Aline e Oliver. Lei conta i giorni che mancano alle vacanze per tornare nella città di origine, da cui la famiglia ha traslocato suo malgrado, e per questo ha deciso con l’amica del cuore Susy che si comporterà come “una disadattata sociale” per costringere i genitori a tornare sui loro passi: non parlare con nessuno se non strettamente necessario; sfruttare qualsiasi occasione per dimostrare che l’idea di trasferirsi è stata davvero pessima; non stringere amicizie; non innamorarsi e resistere fino all’estate. Oliver invece è affaccendato nel districarsi tra le beghe dei genitori perché uno di essi ha lasciato l'altro per un nuovo amore e si è trasferito, così il ragazzo si ritrova a vivere con una persona adulta che attraversa, spesso in pigiama, una profonda crisi. Una ricerca multidisciplinare assegnata dall’insegnante farà incrociare Aline e Oliver, che sono in classe insieme, ma non hanno mai scambiato due parole (nessuna persona “credibilmente” disadattata chiacchiera e socializza a profusione!). La ricerca di Aline verte sul cuore e per questo visita più volte il reparto di cardiologia dove, scoprirà poi, è ricoverato il padre di Oliver, colpito da una rara sindrome del cuore spezzato, o di Takotsubo, una forma acuta di insufficienza cardiaca che si manifesta con i sintomi dell’infarto. Scopriranno insieme che non esistono terapie vere e proprie, ma che è “importante intervenire con misure psicosociali nell’ambiente del paziente” e che la musica ha potere salvifico. Oliver invece presenterà una ricerca sull’occhio: il primario che si è reso disponibile a facilitare la ricerca è il nuovo compagno della madre, ma nessuno dei due conosce l’identità dell’altro prima del loro incontro. E così con la musica di sottofondo le vite proseguono tra gioie, dolori e ribaltoni. Le pagine scorrono, facendosi leggere una appresso all’altra con gran piacere.
Francesca Romana Grasso (da LiBeR 144)
Una canzone stonata
Ingrid Ovedie Volden;
trad di Lucia Barni
Beisler, 2024, 220 p.
(Il serpente a sonagli)
€ 15,90 ; Età: da 11 anni