La ragazza che amava Miyazaki è la storia di una diciottenne appassionata del grande regista giapponese, re dell’animazione. Quella di Sofia è un’ammirazione sconfinata che abbraccia tutto ciò che proviene dal Giappone; dalla cucina ai manga, all’amore per i gatti. Essere una mangaka è, del resto, ciò a cui aspira, ne possiede il talento ereditato dal nonno pittore di cui conserva gelosamente tanti ricordi e una raccomandazione: seguire sempre le proprie passioni, non tradire i propri desideri. Compito non facile in una famiglia molto precettiva e con una vita che trascorre sonnacchiosa nel paese dove vive, Valvento, diviso tra un borgo antico e l’anonima modernità dei nuovi quartieri. Tutto cambia però, quando Sofia scopre sui muri della città enormi murales con la quasi completa filmografia del maestro Miyazaki: da Lupin III a Si alza il vento. Manca solo Porco Rosso. Di qui la ricerca del misterioso writer, di cui sente di condividere le medesime passioni, che la porteranno, insieme all’amica Marta, alla scoperta dell’artista con una curiosa voglia rossa sul volto. Nasce anche l’amore fatto di batticuori, slanci e paure. Ma come tutti gli amori, nulla sarà semplice e nulla, a un certo punto, sembrerà andare per il verso giusto. Quali sono i pregi di questo bel libro? Innanzitutto l’amore per il Giappone, per la sua cultura, per i manga e sopra ogni cosa per il grande regista d’animazione. Questo romanzo per adolescenti è, perciò, anche una guida “di parte” per chi vuole conoscere Tokyo o addentrarsi nel Museo Ghibli, lo studio dove nascono le opere di Miyazaki. Il secondo pregio del romanzo è lo stile della sua scrittura che ha un ritmo e uno slang autenticamente adolescenziali nonostante i tre autori – Silvia Casini, Raffaella Fenoglio, Francesco Pasqua – non lo siano. Sono però professionisti dalle molte sfaccettature capaci di intercettare i gusti delle giovani “tribù”. Bello anche il messaggio che traspare tra le righe: l’invito ad aprirsi al mondo senza paura di essere giudicati. Infine, intessuto nella trama, emerge un messaggio “sociale”: i murales, le grandi immagini di writers e graffitari, sono arte, possono rendere bello un muro scrostato, una periferia abbandonata, possono restituire un’anima e una socialità ai luoghi.
Vichi De Marchi (da LiBeR 144)
La ragazza che amava Miyazaki
Silvia Casini, Raffaella Fenoglio, Francesco Pasqua,
ill. di Giulia Tomai
Einaudi Ragazzi, 2024, 311 p.
€ 15,50 ; Età: da 12 anni