Andrew Clements
Fabbri, 2005, 178 p.
(I delfini)
€ 8,50 - Età: da 10 anni
Andrew Clements si pone entro la tendenza di rappresentare i piccoli geni come delle sorte di Frankenstein, ma la usa anche per dare forza a quello che potrebbe essere definito un ennesimo bel capitolo delle sue meditazioni sul mondo scolastico.
Da perfetto maestro, non solo riesce a trovare ragioni per far continuare a studiare tra i suoi coetanei a una piccina che potrebbe insegnare all’università, ma scatena la spaventosa personalità della bambina proprio contro la scuola, l’istituzione che lui, in ogni romanzo, sembra divertirsi ad attaccare in nome di una strenua difesa.
La piccola si chiama Nora, ha dieci anni e per mantenere l’amicizia con Stephen, il suo compagno di classe preferito, decide di prendere cattivi voti. Stephen è un bambino come tanti altri, non eccelle oltretutto in niente, ma con lei è sincero, onesto e coraggioso: insomma un amico. Nora è bravissima a calcolare le percentuali con cui i suoi insegnanti assegnano i voti e a prendere quel tanto che basta per rasentare la sufficienza. Il "nascondiglio" della bambina non ha però vita lunga. La sua bibliotecaria si accorge dei siti internet che frequenta e i test psicoattitudinali dei suoi insegnanti sono potenti quel tanto che basta per ingannarla e "acchiapparla".
Dovendosi rivelare a Stephen per quello che è, Nora inizia allora a viso aperto una accesa contestazione contro la minaccia stessa della sua amicizia: la valutazione scolastica. Cerca di salvare i compagni dalla logica assurda di un sistema che abitua i bambini a sentirsi in una perenne gara, invece che in una situazione condivisa di apprendimento, e prova a scatenare un vero e proprio sciopero delle scuole elementari, sciopero che è solo la sua bibliotecaria a riuscire a domare.
Clements si schiera ironico contro chi vuole separare la docimologia dalla didattica e conseguentemente dalla pedagogia, come se la misurazione da strumento conoscitivo fosse invece un’arma per difendersi, quasi i bisogni dei ragazzi fossero qualcosa da temere. Nel preparare allora questa lezione speciale per la sua allieva genio, ci mostra un tipo di conoscenza alternativo che si costruisce sulla capacità di osservare e interrogarsi: una conoscenza che si può solo acquisire nel tempo, relazionandosi col mondo in base a passione e coraggio.
E. Massi
(da LiBeR 70)