Silenzio, suono e stupore nei libri senza parole sono analizzati da Marcella Terrusi su LiBeR 108 (ott.-dic. 2015) dedicato al tema del silenzio. “La letteratura disegnata dei silent book produce percezioni, suoni per gli occhi, talvolta una musica ideale priva di voce umana ... I lettori sono sorpresi dal rigore narrativo, deliziati dal piacere creativo richiesto dalla lacunosità intrinseca del testo, stimolati dalla creatività insita nell’atto e nell’arte del leggere, silenziosamente incoraggiati ad attraversare il guado fra immaginazione ed espressione”.
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