A cura di Loretta Righetti
Il Ponte Vecchio, 2007, p. 127
(Lyceum)
€ 11,00 - ISBN 978-88-8312-689-5
A 25 anni dalla sua morte, è ancora di grande utilità tornare a Rodari, che seppe come pochi coniugare l'Apriti Sesamo della fantasia: forse il nostro più grande, dopo Collodi; forse il più consapevole, come dimostra quel gioiello autentico che è la Grammatica della fantasia, ancora oggi alimento prezioso per chiunque si interessi di letteratura per l'infanzia e di educazione alla creatività.
Rifarsi a Rodari significa ricercare le ragioni profonde che rendono attuale il suo apporto pedagogico, oggi ancor più necessario in un'epoca di grandi trasformazioni dei codici di comunicazione, dove un flusso enorme di informazioni, una vera ridondanza semantica, si mescola a un linguaggio povero e standardizzato. Gianni Rodari aveva tempestivamente intuito come già la televisione poteva cambiare questi codici di comunicazione e ne parlò diffusamente, anticipando una problematica oggi così attuale e proponendo spunti di riflessione che restano di grande importanza.
Tornare a Rodari significa ripensare al progetto di scuola proprio del suo ideale di "società educante"; significa riscoprire la dimensione creativa dell'atto educativo e recuperare ancora una volta il valore liberante della parola.
Il libro raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Cesena nel maggio 2005, con contributi di: Vittorio Severi, Roberto Denti, Mario Di Rienzo, Mario Lodi, Pino Boero, Simonetta Ferrari, Gianfranco Zavalloni, Loretta Righetti, Gerardo Leo, Eugenio Scardaccione.