Il desiderio di curiosare oltre la porta di casa spinge i quattro personaggi a provare la dimensione proibita, per poi scontrarsi nell’oscurità delle segrete e scoprire così il sottile filo che li lega l’uno all’altro. Questa discesa nel buio dove regnano i terribili ratti, inquietanti figure che si nutrono di sogni infranti, di desideri irrealizzati e di sofferenze soffocate, induce il lettore a desiderare la luce, proprio come il ratto Roscuro e il topo Meschino, entrambi condannati a vivere nel sottosuolo. L’impossibilità di poter essere se stessi, destino crudo, ingiusto ma presente purtroppo nel mondo d’oggi, è la verità che segna l’esistenza del ratto, del topo e della serva, nel profondo del cuore. Il bisogno di riscatto è però vivo nel piccolo Meschino, che salvato dalla lettura di un libro crede nella possibilità di poter provare a crescere, così come l’eroe delle fiabe, e si batte per salvare la sua amata principessa Pisellina, segnando in questo modo un giusto finale. L’incontro tra la luce e il buio trasforma la storia, e così i quattro personaggi rispecchiandosi l’uno nell’altro svelano la sofferenza, sentimento comune, che li lega giù nel profondo delle loro viscere, trasportando le loro esistenze sullo stesso sfondo dalla tonalità chiaroscura. Ecco che i confini si annullano, la figura del protagonista si mischia a quella dell’antagonista dando vita a un finale diverso, alternativo, che apre la possibilità a nuovi orizzonti di convivenza.
L. Rocchetta
(da LiBeR 70)
Le avventure di Meschino
Kate Di Camillo; trad. di A. Ragusa
Mondadori, 2005, 227 p.
(I fulmini)
€ 12,90 - Età: da 11 anni