A cura di T. Roversi | Minerva Edizioni, 2013 A cura di Tiziana Roversi
Con un saggio di Antonio Faeti
Bologna, Minerva Edizioni, 2013, 95 p.
ISBN 978-88-7381-500-6 - Euro 25,00
Da una parte Wolfango, notissimo pittore, dall’altra “Golpe” “Vulpes” “Anonimo Bolognese”, misterioso illustratore: due facce della stessa medaglia.
Il catalogo della mostra, con splendide e rare opere su carta, che ha celebrato il Wolfango Illustratore, in occasione della 50. ed. della Fiera del Libro per ragazzi di Bologna, dal 26 marzo al 5 maggio 2013
La curatrice
Tiziana Roversi è di Bologna. Segue l’editoria per ragazzi e l’illustrazione da tanti anni, fin dai tempi di Storia della letteratura per l’infanzia quando la cattedra era quella di Antonio Faeti. Poi, per mestiere, se ne è occupata in qualità di libraia, di micro editrice, come organizzatrice di mostre ed eventi, gallerista, bibliotecaria, curatrice editoriale.
La recensione su LiBeR
Wolfango Peretti Poggi, classe 1926, è un artista bolognese naturalmente vocato alla pittura, noto in città ma estraneo al circuito mercantile, che ha tuttavia richiamato l’attenzione di critici come F. Zeri, G. Soavi, G. Armellini, E. Riccòmini, P. Daverio. Nell’arco della sua intensa attività ha realizzato, a partire dal 1957, anche una significativa produzione come illustratore, soprattutto di libri per ragazzi, che è rimasta parzialmente in ombra perché firmata con vari pseudonimi (Golpe, Vulpes, Lupambolo, Wolf, Anonimo bolognese, ecc.).
Gli hanno finalmente reso giustizia la splendida mostra “Wolfango illustratore” (ospitata a Bologna in Santa Maria della Vita) e il puntuale catalogo (Minerva Edizioni) curato con perizia da Tiziana Roversi e impreziosito dal saggio "Illustrare, dar lustro, concedere vita nuova" di Antonio Faeti. Ricordo, tra gli autori ai quali Wolf “ha dato lustro”: Salgari, O. Visentini, Collodi, Perrault, Grimm, diversi contemporanei e da ultimo, nel 2012, Lewis Carroll.
I sorprendenti disegni originali in mostra suscitano l’impressione di un icastico universo figurale – nel quale si avverte l’influenza della plastica tradizione pittorica – animato al contempo da una vivace apertura alla modernità che si manifesta con il segno dinamico, materico e, a tratti, grottesco a seconda della natura dei testi da illustrare.
Giulio C. Cuccolini
(da LiBeR 99)