Il ragazzo di Berlino
Paul Dowswell; trad. di M. Morpurgo
Feltrinelli, 2012, p. 237
(Feltrinelli Kids)
€ 13,00 ; Età: da 12 anni
Dowswell, che in Ausländer (Feltrinelli, 2010) aveva trattato il tema della razza ariana, degli ideali della gioventù hitleriana e dei suoi oppositori, pronti a giocarsi la vita, imposta il nuovo romanzo nella Berlino Est del 1972.
In primo piano il sedicenne Alex Ostermann che sogna di diventare un chitarrista come Jimi Hendrix, la sorella Geli che aspira alla carriera di fotografa ma è accusata di scegliere temi del tutto contrari al clima culturale della DDR e Sophie, di cui Alex si innamora corrisposto, sfavorevole anche lei al regime socialista contro il quale esprime aspre critiche, senza curarsi delle spie della Stasi che allignano anche tra i ragazzi. Forte è il contrasto tra i tre e i loro genitori ligi al partito: di qui discussioni accanite tra giovani e adulti in cui il lettore coglie agevolmente un panorama di situazioni tipiche della Berlino Est dell’epoca. Punto focale è quello della fuga a Berlino Ovest della famiglia Ostermann al completo, organizzata dal padre stesso dopo drammatici eventi di grave rischio per i figli.
Le pagine in cui Alex e Geli sentono di vivere in un mondo nuovo hanno una eloquente fluidità narrativa che non tralascia il suspense giacché la Stasi, operante anche al di qua del muro, si prefigge il “recupero” dei fuggiaschi. Il personaggio più complesso e di maggior impegno per l’Autore è Frank, il padre. È un tedesco che ha conosciuto gli errori e le atrocità del periodo hitleriano, poi la liberazione con l’arrivo dei Russi, in seguito l’affermarsi della DDR, l’opposizione dei figli, le differenze politico-sociali tra Est ed Ovest. Un personaggio tragico, ben delineato. Il clima di intenso spionaggio attivo nelle due città dà un fosco tono di thriller alla permanenza degli Ostermann a Berlino Ovest. Dowswell ha condotto la sua trama con il supporto di una precisa ricerca di documenti e testimonianze e con una finissima intuizione delle impressioni, dei desideri, dei timori, dei sentimenti dei giovani che hanno vissuto un periodo storico di grandi, violente trasformazioni.
Roberto Denti
(da LiBeR 95)
