“Il teatro/ragazzi è un settore ben definito, con le sue regole, le sue relazioni di scambio, le sue rassegne per le scuole, i suoi appuntamenti fissi, le cosiddette ‘vetrine’ in cui vengono presentate stagionalmente, regione per regione, le nuove produzioni. Ma è un hortus conclusus dai confini permeabili. E infatti accade che vi facciano irruzione, ogni tanto, compagnie provenienti dalla cosiddetta ‘avanguardia’, di solito interessate a un pubblico adulto. Ma non si tratta di invasione di campo: il teatro di ricerca e il teatro ragazzi, almeno nelle sue radici, per la verità sono contigui e affini. Animati entrambi dal gusto della sperimentazione, dal desiderio di creare rapporti coinvolgenti con lo spettatore, dalla tensione verso uno svecchiamento della scena teatrale”. Così scrive Mafra Gagliardi su LiBeR 95.