Il mio vicino è un cane
Isabel Minhos Martins, ill. di Madalena Matoso
trad. di F. Di Giuseppe
La Nuova Frontiera, 2012, p. 32
(Album illustrati)
€ 14,00 ; Età: da 3 anni
Cosa succede se in un condominio vecchio stile cominciano ad arrivare strani vicini? Sarà colpa della crisi? Sarà colpa del caro affitti? Non è chiaro il perché, ma in questa storia uno alla volta tutti i condomini lasciano i loro appartamenti, aprendo il campo a strani personaggi con delle stranissime abitudini. Solo il bambino che racconta la storia, riesce ad avvicinarsi ai nuovi vicini, anche se con disapprovazione dei genitori. Lui fa amicizia e tutte le caratteristiche degli strani vicini, che ai suoi cari fanno storcere il naso, diventano quelle per cui lui impara ad amarli tutti. Ce n'è uno di cui all'inizio ha un po' paura, ma poi finisce per adorare: il coccodrillo. Sì un coccodrillo, perché questi strani vicini sono tanti animali dalle strane abitudini; dal cane che fuma la pipa, alla coppia di elefanti, al coccodrillo che per Natale regala borse e scarpe ai vicini, che però non apprezzano e non ringraziano. È questo il problema, i nuovi vicini sono assolutamente gentili, ma comunque non riescono a farsi apprezzare dagli adulti; addirittura nel finale i genitori del protagonista, esasperati, decidono di impacchettare tutto e traslocare, portando via il figlio in lacrime. L'unica consolazione per lui sarà il pensiero che, da grande, potrà tornare da solo a vivere nel condominio sapendo che si divertirà un mondo.
Sono Isabel Minhos Martins e Madalena Matoso, portoghesi, autrice e illustratrice di Il mio vicino è un cane, albo illustrato in catalogo per La Nuova Frontiera Junior.
Tre colori, rosso blu e rosa, son bastati per illustrare questa storia dalle immagini nette, dal testo leggero e semplice, una storia che spiega ai bambini che la diversità può essere una risorsa e che può risultare anche molto divertente. Una storia che racconta come il pregiudizio a volte può far male, una storia in cui si impara che, guardando il mondo con i propri occhi, ci si accorge con meraviglia che la scoperta di altri, diversi da noi, può aprire la mente e renderci liberi.
Mariaserena Melillo
(da LiBeR 95)
