Graffi sul tavolo
Guus Kuijer; trad. di L. Draghi
Salani, 2012, p. 91
€ 11,00 ; Età: da 10 anni
Graffi sul tavolo ci fa innamorare di Kujier, per la delicatezza del racconto, la sua capacità di cogliere emozioni e pensieri, far emergere i personaggi a poco a poco, dandogli spessore e vita. Un piccolo capolavoro. È appena morta la nonna di Madelief, una nonna che la bambina ha conosciuto poco. E Madelief si trova a dover fronteggiare insieme l'idea della morte e la presenza del nonno, con cui però fa subito amicizia, al punto di andare a trascorrere da lui una breve vacanza, quando tornerà nella sua casa ormai vuota. La nonna è comunque presente, e appare a tratti attraverso le risposte alle domande della nipotina curiosa: il nonno racconta e raccontando si apre a confidare i suoi pensieri, le sue riflessioni. Ed entriamo a poco a poco nella mente di una bambina e in quella di un anziano, che vivono quest’esperienza in modi diversi, ma solidali.
Sul tavolo della cucina, un tavolo di legno, ci sono molti graffi paralleli, sembrano sbarre, e tra le sbarre c'è un circoletto, pare una faccia: secondo Madelief è la faccia della nonna che si sentiva imprigionata in una vita che non le piaceva. Perché la nonna era un tipino intraprendente, con molti sogni. In fondo al giardino c'è una casetta di legno che il nonno aveva costruito per lei, uno spazio tutto suo, da non condividere con nessuno, dove leggere e scrivere e sognare. Magari trascurando la casa. Ma poi la nonna girò pagina e si dedicò anima e corpo alla famiglia e ai due bambini, la madre di Madelief e un suo fratello che vive in Canada ed è tornato subito dopo il funerale. Diventò una donna un po’ acida, che voleva comunque primeggiare anche come madre di famiglia, e non si faceva molti amici.
Insomma, una nonna infelice, intrappolata in una condizione di casalinga che le stava stretta, una nonna che aveva sognato di viaggiare non come turista ma come esploratrice, che si era sposata tardi e aveva accettato qualcosa di diverso dalle sue speranze.
Il libro è stato pubblicato in Italia con il contributo della Fondazione per la Produzione e Traduzione della Letteratura Olandese.
Teresa Buongiorno
(da LiBeR 95)
