Le favole del lupo e della volpe
Esopo, ill. di Pirro Cuniberti; trad. di T. Roversi
Prìncipi & Princípi, 2011, p. 36
(Le fiabe)
€ 14,00 : Età: da 4 anni
Perché le favole di Esopo sono sempre così amate e perfette per l’infanzia? Una ragione può essere in quel rapporto pervasivo e completo che i bambini hanno con la natura e il cosmo, la consapevolezza di appartenere non già solo ai propri genitori, o alla propria stirpe, o alla specie umana, ma alla vita tutta, intesa nel senso Darwiniano, di movimento continuo e mutevole che unisce le forme, gli esseri, dall’origine in avanti, in una medesima metamorfosi. Il pensiero mi viene rileggendo il saggio di Giorgia Grilli (“Bambini, insetti, fate e Charles Darwin”, in La letteratura invisibile, Carocci, 2011) e rilevando la presenza contemporanea di tre nuove edizioni delle Favole di Esopo illustrate. Penso all’edizione di Esopo di Topipittori, a quella di Seuil che ha vinto il premio BolognaRagazzi 2011, all’edizione di Princìpi & Princípi, che poi ha anche una storia speciale di memoria. Si tratta di un recupero biblio-grafico, ad opera di Tiziana Roversi (bibliotecaria, bibliofila e curatrice) attuato nel fondo GIM, un archivio che raccoglie, in Salaborsa a Bologna, libri per bambini e ragazzi che fino al 1977 hanno abitato nella biblioteca dei Giardini Margherita. Da quelle pagine un po’ rovinate le illustrazioni di Pirro Cuniberti continuavano a risplendere di una vitalità, cromatica e dinamica, senza tempo. Come le Favole, i personaggi di Pirro posseggono un’intima dolcezza, anche quando sono maliziosi, perché sono disegnati e raccontati con affetto per l’umano e il natural sentire. I vecchi libri trovati nel fondo GIM sono stati spolverati, e poi, grazie al lavoro dell’editor e grafico Andrea Rauch le illustrazioni sono state salvate, per poter essere ripubblicate dopo sessant’anni, visto che gli originali risultano smarriti. Un poco rinfrescato il testo, nella traduzione, e salvate dalla patina del tempo le magnifiche figure, che incarnano un sentire bambino e un’inclinazione fantastica che caratterizza tutta l’opera dell’artista Cuniberti. Quanti recuperi, nei “fuori catalogo”, si potrebbero fare! Ci sono molti libri indimenticati che in libreria non si trovano più, e che si consumano nelle biblioteche nelle mani di lettori innamorati.
Marcella Terrusi
(da LiBeR 93)