Concerto per alberi
Laëtitia Devernay
Terre di mezzo, 2011, p. 64
(Bambini)
€ 20,00 ; Età: da 5 anni
Leggere è eseguire una partitura musicale: il lettore prende in mano il testo come il direttore d’orchestra tiene la bacchetta, e leggendo lo realizza, lo fa essere, ne estrae i possibili significati.
In questo libro destinato ai bambini, di formato allungato verticale, di musica si parla, o meglio “si disegna”: è un libro senza parole. I significati sono molteplici: letterale, metaforico, visivo. Sotto gli occhi del lettore le forme cambiano, e rivelano un’armonica natura segreta.
Diapason era il titolo originale per la casa editrice svizzera La joie de lire, divenuto Concerto d’alberi in italiano, più esplicito ma meno evocativo. Pentagrammi verticali si trasformano, al girar di pagina, in tronchi d’albero; un signore in frac munito di bacchetta si arrampica su uno di loro, prende posto sulla cima e in tre tempi dà inizio all’esecuzione: forme libere, parvenze di uccelli, si staccano dalla chioma compatta e prendono forma sulla pagina, modulando pieni e vuoti in un’alternanza ritmica da godersi solo con la vista. E mentre il fortissimo delle pagine piene segue il pianissimo delle pagine quasi bianche, le chiome degli alberi diventano chiare e subito giunge la conclusione: le foglie erano diventate uccelli, e insieme, a gruppi, in linea, compatti, avevano riempito il cielo della pagina. Ora, nel silenzio delle chiome vuote, il direttore d’orchestra si inchina – ringrazia. Immaginiamo un applauso. Non è però silenzio visivo: lentamente le foglie ritornano sugli alberi e le chiome si riempiono di tratti, linee, colore. Tutto è tornato come prima. Il lettore ha eseguito la partitura, ha interpretato il testo. Ma il suo operare non è concluso: sceso dall’albero, quello straordinario direttore d’orchestra impianta nel terreno la bacchetta – che sia una bacchetta magica? Libera è l’interpretazione, ma da essa nasce un albero. Un altro. Un invito a ricominciare la lettura.
Il libro invita all’interpretazione – e non può che essere molteplice, multiforme, composita, come sono i numerosi significati delle immagini. Sta al lettore ricomporli in un unico armonico.
Angela Dal Gobbo
(da LiBeR 93)