Tom, piccolo Tom
Barbara Constantine; trad. Di L. Crea
Fazi, 2011, p. 204
€ 14,90 ; Età: da 14 anni
Tom ha 11 anni e mezzo e vive in una roulotte in campagna con la mamma, Joss, che ha solo 13 anni e mezzo più di lui. Non sempre la mamma è a casa e non sempre comunque a casa c’è da mangiare. Allora bisogna farsi furbi, imparare a cacciare i merli o a prelevare verdura dall’orto dei vicini – una compiacente coppia inglese di mezz’età che finge di non accorgersi delle incursioni del ragazzo. Quando Tom è nei paraggi e resta a sbirciare la tele seminascosto all’esterno, nei pressi di una finestra, i due simpatici vicini lasciano i vetri aperti affinché al bambino possa arrivare l’audio. A Tom non piace restare solo nella roulotte di notte, così a volte sfreccia con la bici sino al pub e aspetta nel parcheggio che Joss esca. Joss ha un sacco di amici, che tuttavia con lei sembrano intenzionati solo a divertirsi. Joss pensa che il problema da risolvere sia il suo seno, secondo lei troppo voluminoso, e quindi mette da parte i soldi che guadagna sognando un’operazione che riesca a ridurglielo.
Un giorno Tom arriva nell’orto di una signora molto anziana, Madeleine, e trova la donna a terra che si lamenta e non riesce ad alzarsi. Grazie a Tom, Madeleine, che vive sola, viene portata in ospedale e salvata da una brutta fine. Tra il bambino e la donna nasce un forte legame di amicizia.
Nel frattempo Tom ha conosciuto Sammy e i due – che anche se lo ignorano sono padre e figlio – sono diventati amici.
Ogni personaggio della storia è a suo modo accattivante e riesce a catturare il cuore del lettore: anche quando sbagliano i protagonisti del libro sono profondamente umani.
Il finale della storia, che alterna momenti commoventi a passaggi di allegria, è ottimista e carico di promesse: se ci si aiuta uno con l’altro, ce la si può fare a superare i dolori della vita.
Barbara Constantine, di cui in Italia sono apparsi anche Non dire gatto... e La bella estate di Mélie, racconta le sue storie in maniera semplice e piena di tenerezza. I temi della maternità, della solitudine e della vecchiaia sono affrontati in modo lieve e fresco.
Da leggere per sentirsi un po’ meglio alla fine del libro...
Tiziana Merani
(da LiBeR 92)