A. Faeti | Donzelli, 2011 Gli illustratori italiani dei libri per l'infanzia
Nuova edizione con una introduzione «Quaranta anni dopo»
Antonio Faeti
Roma, Donzelli, 2011, xlvi-417 p.
ISBN 978-88-6036-667-2 - € 32,00
Quarta di copertina
Il Collodi disegnato da Mazzanti e da Chiostri, il De Amicis illustrato da Ferraguti e da Sartorio, il Salgari di Vamba o di Zanetti; e ancora Yambo, Canevari, Pinochi, Tofano… Tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento, gli illustratori italiani dei libri per bambini hanno fatto ben di più che aggiungere le «figure» ai testi che dovevano corredare. Hanno dato forma e colore al mondo del nostro immaginario. Hanno raccontato, con quella schietta determinazione che è indispensabile per conquistare i bambini, le nostre emozioni più profonde, le nostre sensazioni più vere: i dubbi e le paure, le gioie e le allegrie. Messe in fila una dopo l’altra, le illustrazioni di quei «figurinai» compongono, meglio forse di ogni altro materiale, i tratti del nostro carattere nazionale, i contorni della nostra formazione identitaria.
Antonio Faeti può a buon diritto essere definito l’insuperato scopritore di questo mondo. Quando, nel 1972, vide la luce la prima edizione del suo libro, nessuno aveva ancora avviato una riflessione del genere. E a ben vedere, a distanza di quarant’anni, pochi l’hanno saputa davvero proseguire. Questa edizione, che l’autore ha voluto corredare di una nuova, densissima introduzione, è l’occasione per riaprire il ragionamento, per rifare il punto. Nelle parole dell’autore questo libro non è «né una storia della letteratura per l’infanzia, né una storia delle illustrazioni dei libri per bambini», è molto di più. È uno straordinario viaggio nell’immaginario italiano, che prende a pretesto i libri per bambini, ma guarda ai sogni collettivi delle generazioni che ci hanno preceduto.
All’indomani dell’uscita della prima edizione, Italo Calvino, che ne aveva con forza patrocinato la pubblicazione presso Einaudi, scriveva a Faeti: «Ho letto Guardare le figure con grande passione. Nella definizione critica dei figurinai sei bravissimo. Hai quella dote critica, mai abbastanza lodata, di saper valorizzare i minori e i minimi – e la letteratura vive della minuta verità dei minori e dei minimi».
L'autore
Antonio Faeti, nato a Bologna nel 1939, ha insegnato per alcuni anni nelle scuole elementari, prima di assumere la cattedra di Letteratura per l’infanzia all’Università di Bologna. Dopo l’uscita di Guardare le figure (1972) la sua fama si è estesa a livello internazionale. Da allora ha pubblicato una quarantina di libri, tra saggi e romanzi, ha scritto per le più prestigiose riviste di critica e ha diretto diverse collane editoriali per l’infanzia. Da anni presiede la giuria del «Bologna Ragazzi Award» alla Fiera internazionale del Libro per ragazzi di Bologna.
Indice
Quaranta anno dopo (1972)
Introduzione (1972)
I. I visionari del Granduca
II. Il vernacolo meraviglioso
III. Storia di Franti e infanzia di Gaetano Bresci
IV. Il vero volto di Yanez del Gomera
V. L'apocalisse di Courtial des Pereires
VI. Il progresso conquista la Libia
VII. Beardsley spiegato ai bambini
VIII. Il giornalino di padre Pistelli
IX. Il mito ammicca dalla canonica
X. Il deforme quotidiano
XI. I balilla scoprono il balloon
XII. Il sorriso del cuoco Trol
Bibliografia
Indice dei nomi