Le memorie di Adalberto
Angela Nanetti
Giunti, 2011, p. 96
(Gru. Giunti ragazzi universale)
€ 7,90 ; Età: da 10 anni
L’io narrante, il dodicenne Adalberto, figlio del proprietario di una fabbrica di materassi, è ipercoccolato in seno a una “famiglia bene”. Dalle elementari, compiute in un istituto di suore, è passato alla scuola media pubblica. Cambio totale di clima, trapasso dagli anni infantili a una post-infanzia che non è ancora adolescenza, ma ne ha molti presentimenti. Ne sono tappe essenziali anzitutto l’incontro con una amico. È Gigi, figlio di un operaio della fabbrica paterna, forte, un po’ rozzo, generoso. Sarà il suo mentore: dai primi scontri “a botte” con alcuni compagni, agli allenamenti per giocare al calcio, dalla prima festa di compleanno di Adalberto, in casa sua, per la quale Gigi reclama la presenza delle ragazze, allo shock della visita medica a scuola, durante la quale Adalberto non vorrebbe togliersi la mutande e scoppia in un pianto dirotto, umiliato dal suo coso che gli appare troppo piccolo in confronto a quello di Gigi. C’è la scoperta dei giornaletti pornografici che Gigi gli porta a scuola e la clamorosa sospensione del mentore.
Divertente e movimentato è il controcanto degli adulti a queste tappe: dallo scandalo e sconcerto della nonna e delle zie “coccolatrici” alla decisa posizione comprensiva del nonno e alla reazione ben poco costruttiva del babbo, mentre la mamma passa improvvisamente, più volte, da atteggiamenti snob e convenzionali ad altri, inspiegabili per Adalberto, di supporto pieno e deciso per le sue scelte rivoluzionarie. Più simpatico di tutti è il comportamento del Mangiafuoco bianco, il padre di Gigi, che ben capisce come suo figlio si sia beccato la sospensione “per fare del suo amico un uomo”. Nelle ultime pagine si avverte un soffio d’aria diversa: Adalberto è definitivamente entrato nell’adolescenza e ne sono segni evidenti sia il suo affiatarsi con un nuovo amico che gli assomiglia in tutto e per tutto, anche nel calzante giudizio sugli adulti (p. 88 e 90), sia l’incontro con Luisella, la brutta e antipatica ragazzina del primo capitolo che ora “ si è fatta carina, accidenti!” e che egli si affretta a invitare a una festa (questa volta ci saranno le ragazze!).
Carla Poesio
(da LiBeR 92)
