M. Bernardi | Unicopli, 2011 Letteratura per l'infanzia e romanzo di formazione
Milena Bernardi
Milano, Unicopli, 2011, 214 p.
(Storia sociale dell'educazione, 33)
ISBN 978-88-400-1524-8 - Euro 15,00
Quarta di copertina
Tra letteratura per l'infanzia e romanzo di formazione emergono incroci e complicità che mettono in risalto la funzione anticipatoria e propedeutica che la letteratura per ragazzi svolge, dal punto di vista culturale, storico-letterario e pedagogico nei confronti del genere "romanzo di formazione" e degli itinerari del divenire dell'infanzia e della giovinezza. Dalle tematiche care al romanzo del divenire dell'uomo scaturisce la parentela che intreccia il romanzo di formazione con il racconto d'infanzia e la letteratura per l'infanzia, ricomponendo la visione d'insieme che ricuce la ricerca di senso del continuum esistenziale delle età giovanili, senza esiliare l'infanzia. Attraverso le rappresentazioni e le metafore letterarie che coinvolgono anche, ed in primis, le opere per ragazzi, si cerca di guardare alla complessità culturale - e dell'immaginario - evidenziando alcuni filoni tematici che si espandono dal Bildungsroman fino ai classici per ragazzi e oltre. Piccole donne, L'Età d'Oro, Le avventure di Pinocchio, II giovane Holden dialogano con Orgoglio e Pregiudizio, David Copperfield, Jane Eyre e con opere contemporanee che rivelano una propria poetica della Bildung. Il rapporto con la realtà, il delicato equilibrio tra illusione e delusione, il vissuto del quotidiano, il sentimento del tempo, le esperienze iniziatiche e d'apprendimento, la relazione tra infanzia, giovinezza e mondo adulto, sono fra i tratti salienti di un genere che è andato declinando e che sembra aver depositato tracce tangibili della propria poetica in opere predilette della letteratura per ragazzi. Anche dal punto di vista della storia della cultura si assiste ad una singolare coincidenza: tra la fine dell'Ottocento ed i primi anni del Novecento si pubblicano numerosi grandi classici della tradizione letteraria per ragazzi che conquista, in quegli anni, una spedale fortuna; nel contempo è già in atto il processo di decadenza del romanzo di formazione. Forse un simbolico passaggio di testimone di cui anche Peter Pan e il suo autore forniscono indizi. Da quell'epoca alla nostra le storie di formazione - declinate al femminile in forme narrative diverse rispetto al maschile - hanno subito ulteriori trasformazioni: prevalgono, nella produzione contemporanea dedicata ai giovani lettori, trame che inseguono le criticità del percorso identitario e del sociale, isolate, però, dalla visione d'insieme che era propria del Bildungsroman. La letteratura e il cinema mettono in scena storie segnate da difficili iniziazioni e da traumatici incontri con le contraddizioni della contemporaneità. E, tra i riti collettivi, spicca una saga mediatica con tracce residuali di Bildung: Harry Potter.
Autore
Milena Bernardi è ricercatrice di Letteratura per l’Infanzia all’Università di Bologna. Insegna Pedagogia della narrazione e rappresentazioni delle diversità e Storia dell’editoria scolastica e per ragazzi. Ha pubblicato le monografie Infanzia e Fiaba (Bologna 2005), Infanzia e metafore letterarie (Bologna 2009) e numerosi saggi in volumi collettivi. Tra le collaborazioni a riviste internazionali, si ricorda il contributo più recente: "Poetry and Theatre: outsider voices in the marginality of children’s literature", in Alhucema, Revista Internacional De Teatro y Literatura, Semestral, N° 25, Enero-Junio de 2011, Dauro Ediciones, Sevilla.
Indice
Introduzione
La storia. La trama. Il cambiamento. Il romanzo
I. IL ROMANZO DI FORMAZIONE
1. Formazione, ambivalenze, tempo e spazio nella discontinuità del continuum del divenire
2. La giovinezza e la ricerca di senso
3. Irrequiete giovinezze e pacifiche rinunce
4. Tensioni libere e finale infelice
5. Strutture di fiaba? Legami forti fra trame fiabesche, trame popolari e romanzi di formazione inglese
6. "Si diede ai viaggi, conobbe la malinconia dei battelli": indizi di crisi epocali, di indefinitezza di modelli educativi e formativi negli itinerari di ricerca identitaria dei giovanissimi protagonisti degli ultimi grandi romanzi di formazione
7. Al bivio del Novecento: "Lui che scriveva versi e non sapeva neppure rispondere che cosa mai pensasse di diventare..." Verso lo spegnimento del romanzo di formazione
II. LA LETTERATURA PER L'INFANZIA: UNA LETTURA VERSO IL ROMANZO DI FORMAZIONE
1. Il libro dei bambini: un romanzo per adulti in cui la letteratura per l'infanzia si incrocia con i prolungamenti del romanzo di formazione. E si fa il punto della situazione.
2. Le due voci di J.M. Barrie e di M'Connachie: il bambino che non voleva crescere, i giovani e uno studente dal sangue giallo.
3. Il cassetto segreto, il cassetto delle delusioni. L'età d'oro, di K.Grahame.
4. In un volar d'aghi. Piccole donne, di L.M. Alcott
5. Scritto da una signora
6. Fanciulle, scolari, burattini e il fanciullino pascoliano: scenari italiani, un'epoca di dilemmi del divenire e immagini d'infanzia.
7. "Com'ero buffo, quand'ero un burattino! E come ora son contento d'essere diventato un ragazzine per bene!" Le avventure di Pinocchio, di C. Collodi.
8. Holden Caulfield. Il giovane Holden, di J.D. Salinger.
III. HARRY POTTER: TRACCE RESIDUALI DI UNA STORIA DI FORMAZIONE IN UN RITO COLLETTIVO DI UN TEMPO DI CRISI
1. Metamorfosi e/o estinzione di un genere
2. Il giardino delle vergini suicide: il primato dell'adolescenza e la morte.
Bibliografia (saggi critici, opere letterarie, filmografia)